UIL: L' ESENZIONE DALL'ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF, PRIMO MA INSUFFICIENTE PASSO AVANTI
L’ipotesi che nel maxi emendamento del governo venga inserita la facoltà, per i comuni, di esentare dall'addizionale alcune fasce di reddito “potrebbe essere un piccolo passo avanti – ha dichiarato Guglielmo Loy, segretario confederale Uil – se si troverà un meccanismo che eviti di premiare coloro, tra i cittadini che dichiarano un reddito basso, che evadono le tasse. Sono troppi infatti i lavoratori autonomi e i professionisti che, in base ai dati del ministero dell’economia, dichiarano redditi Irpef piu’ bassi dei propri dipendenti”. Secondo Loy, “l'unica soluzione è quella di indirizzare le agevolazioni al mondo del lavoro dipendente, unico contribuente virtuoso insieme ai pensionati, attraverso lo strumento delle deduzioni per produzione del reddito, proponendo una consistente no tax area”. “Altrimenti al danno (più tasse…) si aggiungerebbe la beffa (pagano i soliti noti)”.
L’ipotesi che nel maxi emendamento del governo venga inserita la facoltà, per i comuni, di esentare dall'addizionale alcune fasce di reddito “potrebbe essere un piccolo passo avanti – ha dichiarato Guglielmo Loy, segretario confederale Uil – se si troverà un meccanismo che eviti di premiare coloro, tra i cittadini che dichiarano un reddito basso, che evadono le tasse. Sono troppi infatti i lavoratori autonomi e i professionisti che, in base ai dati del ministero dell’economia, dichiarano redditi Irpef piu’ bassi dei propri dipendenti”. Secondo Loy, “l'unica soluzione è quella di indirizzare le agevolazioni al mondo del lavoro dipendente, unico contribuente virtuoso insieme ai pensionati, attraverso lo strumento delle deduzioni per produzione del reddito, proponendo una consistente no tax area”. “Altrimenti al danno (più tasse…) si aggiungerebbe la beffa (pagano i soliti noti)”.