Televisione-spazzatura, zingari e neonazisti in ‘Questa non è una canzone d’amore’ di Alessandro Robecchi
di Simone Luciani
Cosa c’entra Carlo Monterossi, autore televisivo di successo e ideatore di Crazy Love, reality show dalle punte di audience e di trash impareggiabili, ritiratosi non proprio felicemente, ma di certo con pentimento e convinzione, con due omicidi dal rituale assai macabro che danno da pensare alla polizia milanese? Una cosa è sicura: qualcosa c’entra. Perché per un pelo non ci lascia le penne anche lui, in un agguato. Segue un’indagine tragicomica che coinvolge questurini ottusi, precari incazzati col mondo, neonazisti, zingari, sicari di mestiere, professionisti equivoci. Anche questo fa fare l’amore, come proclama Flora De Pisis, cinica e fasulla conduttrice, alla fine di ogni puntata di Crazy Love.
Alessandro Robecchi, già maestro di satira nello storico Cuore, autore radiofonico e televisivo (oggi nel team di Maurizio Crozza), esordisce nella narrativa con Questa non è una canzone d’amore (Sellerio), brillante noir a sfondo comico in una Milano che ai tempi di Scerbanenco, ma anche dei polizieschi all’italiana, si sarebbe definita “terrorizzata”, e che oggi invece appare assuefatta al crimine, specie se organizzato. A sorreggere il romanzo una robusta struttura a tre linee narrative che convergono nel finale. Senza perdersi, grazie anche ad alcuni personaggi dai tratti indimenticabili (su tutti, restano nel cuore l’amica di Monterossi, giovane, lesbica, precaria, in grado di fare tutto meglio di tutti ma nonostante ciò priva di opportunità, e una coppia di investigatori/killer perfettamente complementari tra loro, come in un duetto da cinema classico) e a una scrittura brillante e senza pause. Trash tv e rigurgiti nazisti alla gogna, nella Milano multietnica eppure grigia. Tragico, comico, caustico ma soprattutto amaro.
Questa non è una canzone d’amore
Autore: Alessandro Robecchi
Editore: Sellerio
Anno: 2014
Genere: noir/comico
Pagine: 432
Prezzo: 15,00 €
Codice EAN: 9788838931734