Signor Ministro, possiamo capire come si sente dopo la sentenza sul caso Speciale, il secondo schiaffone della giustizia amministrativa subito dopo quello sul consigliere Rai Pietroni. Aver detto peste e corna in Parlamento del generale per giustificare la sua rimozione e contemporaneamente nominare il presunto “fellone” consigliere della Corte dei Conti era una mossa geniale, peccato che i magistrati non l'abbiano apprezzata. Ma si tratta di quisquilie, la cosa veramente importante, ci creda, è che anche quest'anno la pressione fiscale non diminuirà, e tutti noi, che lo avevamo temuto, gliene siamo grati. Come lei ci ha insegnato le tasse sono belle, bellissime. Forse saranno loro gli “animal spirits” che ci salveranno. Intanto ci prepari il calendario, potrà aiutarla a distrarsi. E per piacere, non pensi alle dimissioni.
QUATTRO RAGAZZE PER ME, DA FAR LAVORARE
Ha scritto un lettore chiedendoci come mai Berlusconi, dovendo raccomandare delle attricette, si sia rivolto alla Rai anziché a una delle televisioni di cui è proprietario. La risposta è semplice: Berlusconi ha cura prima di ogni altra cosa dei suoi interessi, e non sapendo se le raccomandate fossero anche in grado di recitare ha preferito che i problemi ricadessero sulla Rai (soldi nostri), e non su Mediaset. Ma si è rivolto alla Rai soprattutto perché a Mediaset, che è un'azienda vera, qualcuno forse avrebbe anche avuto il coraggio di dirgli di no.