Il vecchio e grottesco indipendentismo padano

Il vecchio e grottesco indipendentismo padano

La Scozia ha visto sfumare il referendum per l’indipendenza, ora ad attendere la secessione ci sono i catalani in Spagna. E l’indipendentismo nostrano? Vige la grottesca linea leghista

di Adalgisa Marrocco

leghisti-doggiFreme l’indipendentismo catalano, fremeva quello scozzese. Ma il termine secessione doveva far tremare anche i confini italiani, e doveva farlo da più di vent’anni. Eppure le nostrane velleità separatiste finiscono sempre per tingersi di bizzarro.

SALVINI, CAPO DELLE RIVENDICAZIONI – Matteo Salvini minaccia di voler organizzare una spedizione armata (il cui arsenale dovrebbe essere costituito da preistorici bastoni) verso Roma, nel caso Renzi proponesse nuovi aumenti fiscali. Ad accrescere la mancanza di credibilità dei leghisti giungono le loro lacune geografiche e le affermazioni di esponenti di spicco come Massimo Bitonci, neo-sindaco padovano.

LA LINEA BITONCI – Bitonci potrebbe essere considerato la personificazione della Padania libera, tanto auspicata dagli indipendentisti leghisti. E se risulta impossibile postulare cosa formulerebbe e metterebbe in atto un esecutivo 100% padano, sappiamo con precisione cosa stia realizzando il primo cittadino di Padova col suo nuovo regolamento cittadino.  Si tratta di una lista interminabile di divieti: vietato espletare bisogni fisiologici fuori dai luoghi destinati allo scopo (e va bene); vietato bagnarsi o nuotare fuori dai luoghi destinati allo scopo e sedersi per terra o sdraiarsi sulle panchine; impossibile legare/poggiare motocicli e biciclette agli alberi, ai pali, ai monumenti e ad altri manufatti pubblici; vietato il trasporto di merce in buste di plastica, borsoni o altro; non è consentito indossare in pubblico abiti “offensivi verso il comune senso del pudore”; obbligo per i proprietari di fabbricati o di costruzioni non abitate di impedire qualsivoglia forma di occupazione abusiva; vietato dare alloggio in appartamenti ad un numero superiore di persone rispetto ai parametri indicati dalla giunta padovana; non è consentito stendere la biancheria fuori dai balconi; divieto di consumo alcolici fuori dai bar o dai locali autorizzati alla somministrazione; impossibile festeggiare la laurea in pubblico (come la tradizione cittadina vorrebbe, tra l’altro). Insomma, la linea di Bitonci fa tornare alla mente l’atmosfera di un certo Ventennio. E non parliamo di quello berlusconiano. Se pensiamo alla nascita di una Nazione nella Nazione governata in questa maniera, l’incubo ci sembra dietro l’angolo.

IL SECESSIONISMO ALL’ITALIANA – Tutto molto grottesco, ancor più se ricordiamo la retata che, qualche mese fa, aveva portato all’arresto di decine di presunti attivisti secessionisti impegnati a costruire un “arsenale” (corredato di carroarmato) per far valere le ragioni secessioniste venete. Al di là delle precarie pretese territoriali (la Padania o la Repubblica Veneta non esistono, c’è poco da fare), l’idea di dare vita ad un governo dotato di indipendenza nazionale e di sovranità monetaria è a dir poco favolistica: inestimabilmente negativi gli effetti che si avrebbero sul debito pubblico e sull’inflazione, sia nella gestione interna che nei rapporti con la confinante Italia.

Se non c’è l’ha fatta la Scozia, che esiste e poteva contare su solide basi di rivendicazione, perché dovrebbe farcela un territorio fantasma?

 

About Adalgisa Marrocco

Nata in provincia di Latina il giorno di San Valentino del 1991. Firma di politica e bioetica per diverse testate on-line, raccontatrice per Edizioni La Gru col libro “Supermarket e altri racconti indigesti”, traduttrice, sempre politically scorrect.