POST IT PER GIORGIO NAPOLITANO. PERCHE’ QUESTO ASSORDANTE SILENZIO SUL CASO ENGLARO

POST IT PER GIORGIO NAPOLITANO. PERCHE' QUESTO ASSORDANTE SILENZIO 
(14.11.08) Caro Presidente, lei che pazientemente un giorno dopo l'altro difende gli immigrati, gli studenti, i professori, i poliziotti, il sud,  il dialogo, non potrebbe pensare a difendere anche i magistrati dal vergognoso attacco che sul caso Englaro la Santa Inquisizione sta sferrando contro di loro? Lei che è Presidente del Consiglio superiore della Magistratura non potrebbe dire qualche parola per difendere i magistrati da chi – nelle alte sfere di uno Stato straniero – tenta di condizionarli e ricattarli, li minaccia, si permette di chiamarli assassini perché hanno applicato le nostre leggi ed esprime “sdegno” per le loro sentenze? E Lei come Presidente dello Stato Italiano non potrebbe reagire contro questi attacchi ricordando ai Santi Inquisitori – che vorrebbero prolungare senza fine l'agonia di una povera ragazza già morta in nome del diritto alla vita, loro che in altri tempi hanno spento la vita di milioni di innocenti con il rogo e le torture – non potrebbe dunque Lei ricordare a costoro che fino a che non verrà abrogata (e forse poco ci manca) esiste ancora nella nostra Costituzione, di cui Lei è supremo custode, una norma in base alla quale “lo Stato e la Chiesa  cattolica sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani”? O intende mantenere in questo caso – e "solo" in questo caso – un riguardoso, prudente silenzio?

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