POST IT PER GIANNI ALEMANNO. PERCHE' NON CI PROVA?
(10.12.2008) Caro Sindaco, alle ultime elezioni abbiamo votato per Rutelli, sia pure turandoci il naso, e quando lei è diventato il nostro primo cittadino non abbiamo certo stappato lo champagne. Tuttavia dobbiamo dire che finora – a parte l'intenzione dichiarata di continuare a cementificare l'agro romano, come ha fatto alla grande il suo predecessore – non abbiamo molte critiche da fare al suo operato. Ci è piaciuto, anzi, che appena eletto lei abbia cancellato l'indecente progetto veltroniano del parcheggio sotto il Pincio. E allora ci permettiamo un suggerimento. Nell'articolo di Tonino Scaglione che trova qui a fianco è illustrata la scandalosa segregazione di 620 capolavori dell'arte greco romana, per non parlare degli affreschi della tomba Francois, operata dai Torlonia, che si rifiutano non solo di cederli allo Stato ma addirittura di concederli in prestito per le mostre temporanee. Ci è venuto alla mente che in altri tempi i Torlonia avevano affittato la loro lussuosa villa sulla Nomentana a Benito Mussolini per il simbolico canone di una lira l'anno. Viste quelle antiche simpatie non potrebbero ora – hai visto mai – affittare la loro collezione al sindaco di Roma di An Gianni Alemanno per un euro l'anno? Caro Sindaco, se lei riuscisse in questa impresa acquisterebbe un merito enorme non solo per la città ma anche per tutti coloro che ovunque nel mondo amano la grande arte. Perché non ci prova?