POST IT PER IL DIRETTORE DELLE ENTRATE E IL COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA (16.12.08) Se è possibile, illustri Autorità, vorremmo rispettosamente presentare alle Signorie Loro, tramite Contrappunti, un esposto informale. La regione Abruzzo è appena passata di mano politicamente, dal centrosinistra al centrodestra, grazie all'inchiesta giudiziaria originata dalle denunce del boss della sanità locale, Vincenzo Angelini, indotto – a suo dire – a versare in più riprese circa 15 milioni di tangenti all'ex governatore Del Turco, al suo staff, a diversi politici locali. L'Angelini per anni avrebbe sborsato milioni prima all'amministrazione regionale di centrodestra e poi a quella di centrosinistra, per il rilascio di crediti alle sue numerose cliniche e per influenzare le decisioni della giunta regionale in materia di sanità. Il tutto a colpi di centinaia di migliaia di euro puntualmente consegnati con cadenza mensile o settimanale ai vari interessati.
Il processo dirà, si spera, come si sono svolte realmente le cose, chi siano i corrotti e chi i corruttori. e li chiamerà a rispondere delle loro colpe. Ma intanto ci sarebbe un aspetto di cui nessuno, a quanto ci risulta, ha finora parlato. Questa grande liquidità utilizzata per i versamenti che l'Angelini avrebbe fatto tutti questi anni, da dove veniva? Era frutto di un suo patrimonio personale, e in questo caso come accumulato? Qualcuno di voi ha pensato a sottoporre ad esame i bilanci delle aziende del predetto personaggio per capire se i ricavi dichiarati erano tali da consentire la disponibilità di fondi così consistenti versati sotto banco con tanta frequenza? La Direzione delle entrate dell'Abruzzo non si era mai accorta di nulla e non ha niente da dire in proposito? Sarebbe possibile, illustri signori, avere una qualche risposta a questi interrogativi che vengono spontanei alla mente dei comuni contribuenti?
Il processo dirà, si spera, come si sono svolte realmente le cose, chi siano i corrotti e chi i corruttori. e li chiamerà a rispondere delle loro colpe. Ma intanto ci sarebbe un aspetto di cui nessuno, a quanto ci risulta, ha finora parlato. Questa grande liquidità utilizzata per i versamenti che l'Angelini avrebbe fatto tutti questi anni, da dove veniva? Era frutto di un suo patrimonio personale, e in questo caso come accumulato? Qualcuno di voi ha pensato a sottoporre ad esame i bilanci delle aziende del predetto personaggio per capire se i ricavi dichiarati erano tali da consentire la disponibilità di fondi così consistenti versati sotto banco con tanta frequenza? La Direzione delle entrate dell'Abruzzo non si era mai accorta di nulla e non ha niente da dire in proposito? Sarebbe possibile, illustri signori, avere una qualche risposta a questi interrogativi che vengono spontanei alla mente dei comuni contribuenti?