I SENZA VERGOGNA. LA CASTA DEI SENATORI PIU' PAGATA E PIU' INCONCLUDENTE DEL MONDO APPROVA UNA LEGGE NON LEGGE
(27.3.09) Visti i risultati del loro lavoro bisogna dare ragione una volta tanto a Berlusconi quando dice che i parlamentari non servono a nulla e stanno lì solo a fare numero. Lo dimostra il ridicolo esito delle discussioni sul testamento biologico, che hanno portato alla geniale scelta di approvare un testamento che non è un testamento – perché qualunque medico può tranquillamente decidere di non applicarlo – ed è quindi sprovvisto del minimo valore. Sarebbe come se uno scrivesse nelle sue ultime volontà che vuole lasciare un legato alla Croce Rossa e il notaio decidesse che deve andare al Fatebenefratelli e non può andare alla Croce Rossa. Perché? Perché no. Questo è il prodotto di quasi due anni di accese discussioni di senatori e senatrici: il nulla. Sarebbe curioso fare i conti di quanto ci è costato questo impegno prolungato dei nostri strapagati professionisti della non-politica. A questo punto diventa valida la proposta dell'Uomo di Arcore, rectius “Uomo della Provvidenza”: due capigruppo alla Camera e due al Senato bastano e avanzano. Almeno questa legge, per quello che serve, sarebbe stata approvata due anni fa, senza lungaggini e forse in una forma più chiara (Articolo Unico: “E' fatto tassativo divieto di compilare un testamento biologico. Nel caso venga comunque compilato il suo valore cogente è come quello del semaforo rosso a Napoli: un optional”). Come perfezionamento della riforma costituzionale si potrebbe prevedere che per tutte le materie bioetiche la competenza passi direttamente alla Conferenza episcopale, eliminando così il rischio che per qualche difetto di trasmissione la legge approvata dalle Camere possa non riflettere esattamente i desiderata dei Cardinali. E' la terza Repubblica, bellezze.
(27.3.09) Visti i risultati del loro lavoro bisogna dare ragione una volta tanto a Berlusconi quando dice che i parlamentari non servono a nulla e stanno lì solo a fare numero. Lo dimostra il ridicolo esito delle discussioni sul testamento biologico, che hanno portato alla geniale scelta di approvare un testamento che non è un testamento – perché qualunque medico può tranquillamente decidere di non applicarlo – ed è quindi sprovvisto del minimo valore. Sarebbe come se uno scrivesse nelle sue ultime volontà che vuole lasciare un legato alla Croce Rossa e il notaio decidesse che deve andare al Fatebenefratelli e non può andare alla Croce Rossa. Perché? Perché no. Questo è il prodotto di quasi due anni di accese discussioni di senatori e senatrici: il nulla. Sarebbe curioso fare i conti di quanto ci è costato questo impegno prolungato dei nostri strapagati professionisti della non-politica. A questo punto diventa valida la proposta dell'Uomo di Arcore, rectius “Uomo della Provvidenza”: due capigruppo alla Camera e due al Senato bastano e avanzano. Almeno questa legge, per quello che serve, sarebbe stata approvata due anni fa, senza lungaggini e forse in una forma più chiara (Articolo Unico: “E' fatto tassativo divieto di compilare un testamento biologico. Nel caso venga comunque compilato il suo valore cogente è come quello del semaforo rosso a Napoli: un optional”). Come perfezionamento della riforma costituzionale si potrebbe prevedere che per tutte le materie bioetiche la competenza passi direttamente alla Conferenza episcopale, eliminando così il rischio che per qualche difetto di trasmissione la legge approvata dalle Camere possa non riflettere esattamente i desiderata dei Cardinali. E' la terza Repubblica, bellezze.