di Giuseppe Di Maggio
Sembra incredibile, ma sarà un canale televisivo che si occupa abitualmente di musica, ovvero radio deejay, a trasmettere il match milionario (si parla di un giro d’affari di 300 milioni tra sponsor e diritti televisivi) tra i due più forti campioni del decennio, ovverosia Floyd Mayweather nato in Usa 38 anni fa e soprannominato money/pretty boy ed il filippino Manny Pacquiao 36 anni, nick name Pac man.
In palio il titolo mondiale della categoria pesi welter, con l’americano nelle vesti del bad boy ed il filippino in quelle del bravo ragazzo con future ambizioni canore e/o presidenziali.
Il pugile del Michigan, gran talento sul ring, ma, al di fuori, non un campione di virtù (anzi), cerca di scimmiottare sul piano mediatico il grande Muhammad Alì, perdendo il confronto quando si autoproclama “the best ever” nella Boxe, ma in verità lo è solamente per essere lo sportivo che ha guadagnato di più nella storia: ecco perché, indipendentemente dai pareri dei tecnici che vedono l’americano favorito, sono in molti tra i tifosi del pugilato che si augurano una pur difficile vittoria dell’avversario, che dovrà fare il match della vita.
Pretty boy ha un record di 47 match tutti vittoriosi , ha affrontato spesso pugili troppo inferiori o in declino, non dà spettacolo come lo dava Alì né offre il brivido del ko come Tyson, ma ha velocità e superiorità tecnico-tattica tale da farlo rientrare nella ristretta cerchia dei pugili contemporanei che possano dare emozioni.
Chi è l’ avversario che il bad boy della boxe affronterà domenica quando saranno le 5 del mattino in Italia? Un solo nome: Manny Pacquiao, uno che non è nato predestinato, ma vince dando tutto se stesso; tuttavia è un picchiatore-demolitore che non può competere con Floyd dal punto di vista di puro talento: casomai il filippino vincesse, si aprirebbero scenari per un’ inevitabile rivincita.