Identità e alterità nel romanzo d’esordio di Fabrizio Catalano
di Simone Luciani
In una cittadina a metà fra le atmosfere gotiche e un panorama da “postatomico”, si consuma il dramma di Andreas, che soffre il rapporto difficile con il padre usuraio e con la madre ambigua, a loro volta in guerra fra loro. La via d’uscita sembra essere Sylvabel, donna affascinante e misteriosa. Quando però il padre di Andreas viene ucciso, e mentre incombe una catastrofe naturale, il paese individua la causa di tutto nella “strega” Sylvabel.
Fabrizio Catalano, autore e regista teatrale e traduttore dal francese, esordisce nella narrativa “pura” con Una goccia d’ambra nella neve (Nerosubianco edizioni), romanzo breve dalle molteplici suggestioni, che vanno dal gotico alle avanguardie. L’ambientazione, per larghi tratti teatrale e claustrofobica, è accompagnata da una scrittura in controtendenza rispetto alle tendenze “semplificative” contemporanee. Soprattutto, c’è un forte apparato simbolico che riflette sull’altro, sullo straniero, sul diverso che, rifiutando la via del realismo, e dunque un’impronta didascalica, ci offre però un interessante spaccato sul tema dell’identità e dell’alterità.
Una goccia d’ambra nella neve
Autore: Fabrizio Catalano
Editore: Nerosubianco
Genere: romanzo breve
Anno: 2015
Pagine: 112
Codice EAN: 9788898007455