“Il matrimonio si contrae, come le malattie”, afferma sarcastico Marco Presta, abbandonato dalla propria moglie in Anche se sei stonato, al Teatro Olimpico fino al 22 novembre.
Per guarire da un simile abbandono, il docente di letteratura Giacomo (Marco Presta) prova a seguire il consiglio di uno psicologo d’eccezione ed eccellente come Neri Marcorè, che diverte il pubblico con un metodo, diciamo, poco ortodosso nel condurre la seduta. La soluzione è una: distrarre l’attenzione su altro, che sarà il canto e sarà con l’aiuto dell’altro, cioè il suo opposto caratteriale, l’insegnante Valerio, interpretato da Max Paiella, che questo percorso dovrà essere intrapreso (disgraziatamente o no?).
Al Gordon Club si rifletterà, perciò, sul tema. Tutti i personaggi hanno a che fare, ognuno a modo suo, con l’amore: al contrario di Giacomo, Valerio è un donnaiolo, le brave protagoniste femminili (Ketty Rosselli e Marianna Valentino) sono innamorate, chi dell’uomo giusto, quello della vita e chi dell’uomo sbagliato, quello che sembra una vita che non ricambia nemmeno con un’attenzione concessa per errore; e poi al pianoforte c’è il maestro Attilio Di Giovanni, che qualche problemino, ma di natura sessuale, lo ha pure lui. La commedia fa ridere sull’amore e fa cantare d’amore. La serata è coerente con la filosofia della spensieratezza contenuta nel brillante copione, che esorta a doversene fare comunque una ragione. Recitazione e canto sono egregiamente rappresentati in uno spettacolo che trasporta, che commuove con splendide canzoni come Se tu non fossi qui (cantata in passato da Peppino Gagliardi e poi da Mina), eseguita da una voce come quella di Paiella e che fa venire voglia di unirsi a tutti gli attori e cantare. Perché no? Anche se sei stonato.