A Roma, dal 4 all’8 dicembre 2015, si svolgerà la quattordicesima edizione di Più Libri Più Liberi, fiera dedicata alla coraggiosa piccola e media editoria
di Adalgisa Marrocco
Trecentottanta editori e oltre trecentotrenta appuntamenti in cinque giorni per la quattordicesima edizione (la prima dell’era Mondazzoli) della fiera Più Libri Più Liberi, che si terrà dal 4 all’8 dicembre presso il Palazzo dei Congressi dell’EUR. Quest’anno lo slogan dell’evento sarà “Per amore dei libri”, una dichiarazione di intenti in una fase in cui l’imperativo categorico per la piccola e media editoria è resistere alla morsa del mercato e della fusione Mondadori-Rizzoli.
Fabio Del Giudice, direttore della manifestazione, ha dichiarato: «Questa fiera è una risposta vincente alla crisi. I piccoli e medi editori contrastano la stretta del mercato […] rappresentando il 50% della produzione nazionale. Siamo un luogo di difesa della diversità culturale, soprattutto grazie ai cinquantamila visitatori della scorsa edizione, che costituiscono un pubblico qualificato e acquistano libri più che in qualsiasi altra manifestazione.»
Insomma, il compito della piccola e media editoria rivela tutta la sua complessità in un’era caratterizzata da crisi ed e-commerce aggressivo, ma soprattutto dalle mega fusioni editorial-industrali. Così, questa edizione di Più Libri Più Liberi assume una connotazione speciale. Basti pensare alle recenti dichiarazioni del più importante intellettuale italiano. «Il problema non è tanto Berlusconi, quanto la concentrazione editoriale. Mondazzoli avrà ora il 40 per cento del mercato librario. Significa che nessun autore sarà più libero», queste le parole di Umberto Eco all’indomani della nascita de La Nave di Teseo.
É comunque necessario sottolineare che le grane dell’editoria italiana non dipendono soltanto dall’affaire Mondazzoli. Infatti, secondo i dati AIE-Nielsen, in Italia il numero dei lettori si è ristretto dello -3,4%, il mercato si è ridimensionato (-3,6%) e si è confermato l’andamento negativo nel numero di titoli pubblicati (-3,5%). In tutto, si parla di un calo di introiti pari a 97,5 milioni di euro. Anche il mercato dell’e-book ha raggiunto soltanto il 5% del mercato librario totale, contro il 15% previsto da una statistica datata 2010. Le uniche note positive sembrano riguardare i titoli per ragazzi (+5,9%), la vendita di diritti di autori italiani all’estero (+6,8%) e l’export di libri italiani all’estero, che registra un fatturato di 40milioni di euro (+2,6% rispetto al 2013). Una congiuntura sfavorevole, a cui la piccola e media editoria risponde con coraggio, ricerca e perseveranza.
A proposito dello speciale ruolo ricoperto da Più Libri Più Liberi, Federico Motta, presidente dell’Associazione Italiana Editori, ha affermato: «Ci adoperiamo per offrire ai nostri visitatori uno strumento per incontrare i protagonisti della stagione editoriale, le promesse della nuova letteratura internazionale, gli autori italiani più amati ma anche fumettisti, youtubers, attori, giornalisti, saggisti, politici e scienziati in un approccio basato sulla trasversalità del linguaggio e dei contenuti […] Noi non ci sentiamo solo un’associazione imprenditoriale, ma un’istituzione coinvolta nel progresso del Paese. Noi facciamo questo lavoro per rendere migliore il Paese.»
Più Libri Più Liberi si conferma, ancora una volta, avamposto di una resistenza economica, ma soprattutto culturale, contro le logiche del pensiero unico.