Roma, 9 giugno '06. Immediata, positiva reazione del governo appena insediato alla proclamazione di una giornata di sciopero da parte dei sindacati confederali: ieri è partita la convocazione all’Aran e in serata, superando le osservazioni della Corte dei Conti, si è giunti finalmente alla conclusione del lunghissimo iter contrattuale.
La minaccia dello sciopero – e ancor più il lavoro “collaterale” messo in campo nei giorni scorsi dal sindacato confederale – ha consentito di arrivare alla sottoscrizione definitiva del contratto. Dopo 30 mesi dalla scadenza si è chiusa così positivamente la vertenza relativa al secondo biennio contrattuale che con il precedente Esecutivo si era trascinata sino alla fine della Legislatura.
In un comunicato a firma Podda (FP Cgil), Tarelli (Cisl FPS) e Bosco (Uil PA) le federazioni sindacali hanno assicurato il loro impegno affinchè siano applicati al più presto i punti salienti dell’accordo:
La minaccia dello sciopero – e ancor più il lavoro “collaterale” messo in campo nei giorni scorsi dal sindacato confederale – ha consentito di arrivare alla sottoscrizione definitiva del contratto. Dopo 30 mesi dalla scadenza si è chiusa così positivamente la vertenza relativa al secondo biennio contrattuale che con il precedente Esecutivo si era trascinata sino alla fine della Legislatura.
In un comunicato a firma Podda (FP Cgil), Tarelli (Cisl FPS) e Bosco (Uil PA) le federazioni sindacali hanno assicurato il loro impegno affinchè siano applicati al più presto i punti salienti dell’accordo:
- beneficio economico medio, a regime, pari a 115.9 euro mensili;
- aumento dei buoni pasto a 7 euro;
- pieno riconoscimento dell’intero ammontare dell’indennità di amministrazione (ex indennità di agenzia), ai fini del calcolo della buonuscita.