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Non serve andare ad Hogwarts per strabiliarsi di magia. Se vivete a Roma o pensate di farci un salto, dal 26 gennaio al 5 febbraio al Teatro Olimpico, potete contare sul magnificente spettacolo Supermagic. Prodigi, un vero e proprio Festival Internazionale della Magia giunto alla quattordicesima edizione e adatto proprio a tutti, grandi e piccoli.
Nel corso degli anni, Supermagic ha ospitato oltre 60 artisti di fama mondiale con un successo ininterrotto di pubblico che ha superato i 160.000 spettatori e, a riprova della qualità del Festival, sedevano infatti in sala, per l’occasione della Prima, richiamati dall’evento, tutti i più importanti maghi ed illusionisti italiani, tra cui il molto noto Mago Silvan.
Quest’anno il Festival si presenta rinnovato nella sua formula, garantendo comunque un cast illustre di 8 prestigiatori, maghi e illusionisti di talento, i più affermati in Italia e all’estero che aiuteranno il pubblico a varcare il binario 9 e tre quarti alla scoperta dei vari generi di magia.
La sfilata dei nostri Harry Potter d’eccezione comincia, sul palco, con l’illusionista tedesca Roxanne che coniuga magia e femminilità in un’atmosfera mistica e tenebrosa.
Segue poi lo strabiliante prestigiatore spagnolo Charlie Mag, attraverso le cui abili arti apprezziamo apparizioni, trasformazioni e sparizioni di sfavillanti colombe.
E’ poi la volta dell’eccezionale mago francese, Norbert Ferrè, campione di manipolazione che coniuga abilità ed umorismo appassionando e divertendo al tempo stesso.
Marco Zoppi, un artista italiano di cui possiamo andare fieri, incolla lo sguardo del pubblico alle bolle di sapone che tra le sue mani diventano lastre di vetro, finestre su un altrove in un vero microcosmo di fantasia.
La fantasia di Zoppi cede il passo ad un momento adrenalinico con l’esibizione del mentalista belga Aaron Crow che regala al Teatro Olimpico attimi di suspence in cui ogni piccola imprecisione potrebbe rivelarsi letale.
Dopo questo momento di brivido, torna poi l’Italia in scena con la magia della comicità di Basilio Tabacchi che, per l’occasione della Prima, ha coinvolto sul palco Lillo di Lillo e Greg che, ribadendo le sue doti di semplicità ed umorismo, si è prestato al confronto con il mago in un duetto di risate e abilità performative.
Con il tedesco Topas, abilissimo non solo come mago ma anche come musicista, veniamo poi ad un’altra branca della magia, la clonazione del corpo e la sparizione di persone che scompaiono in un luogo per apparire altrove.
A completare lo spettacolo non sono mancate, inoltre, le esibizioni di Remo Pannain, ideatore di Supermagic, e la partecipazione straordinaria di Bob Noceti, primo campione italiano di magia, che porta sul palco un assaggio del suo nuovo spettacolo Destrezza che, per continuare questo fil rouge capitolino di prodigi, andrà in scena al Teatro Sala Umberto di Roma dal 4 al 16 aprile prossimi.
Le musiche capaci di aumentare la suspence o di accompagnare le risate degli spettatori, si sposano felicemente ai trucchi scenici e agli allestimenti evocativi ma funzionali, illuminati da giochi di luci che a volte abbagliano e sgomentano, mentre altre ammaliano inducendo ad osservare più attentamente quanto accade in scena.
Tutto sul palco è orchestrato perfettamente e non ci sono sbavature, niente è lasciato al caso e la classe e l’eleganza dei protagonisti di questo show di magia regalano al pubblico del Teatro Olimpico un momento slegato da ogni tempo o spazio, sottraendo due ore di vita all’ordinario. Sembra che tutto in sala sia sospeso nel ritmo dell’illusione e gli applausi rendono giustizia a questo viaggio nell’immaginazione.
Di sicuro Supermagic è molto più di quanto ci aspettavamo prima di entrare in sala, uno show ideato per sorprendere, ammaliare e incantare proprio tutti, grandi e piccoli, attraversando ogni gamma di emozione, dalla risata al sangue freddo, dalla riflessione sulle abilità illusionistiche fino alla sorpresa di una realtà non corrispondente alle proprie percezioni.
Vedere la magia, quella di qualità, esibirsi in una sala di teatro è senz’altro più coinvolgente che guardarla in tv e anche i giochi di carte più semplici diventano esilaranti teatrini, mentre gli effetti speciali, realizzati dal vivo, tolgono il fiato anche ai più incalliti sostenitori della razionalità.
Uno spettacolo, Supermagic. Prodigi, che educa a guardare aldilà delle apparenze per riscoprire, nel mondo, la magia di ciò che non si vede, con un tacito invito a portarla insieme a noi nella quotidianità.