È già tempo di programmazione per l’anno artistico che verrà. La celebre realtà culturale romana presenta la propria straordinaria offerta al pubblico per la stagione 2017-2018 presso la Sala Casella della storica sede in Via Flaminia. Circa 50 appuntamenti tra musica, danza, teatro e letteratura per un viaggio affascinante adatto ad ogni età.
Un orto in cui con devozione e pazienza vengono coltivate le nuove energie artistiche. Questa la metafora suggestiva utilizzata da Paolo Baratta, Presidente dell’Accademia Filarmonica Romana, in occasione della conferenza stampa di presentazione della stagione 2017-2018. Il prestigioso ente fondato nel 1821 che, quindi, fra tre anni celebrerà il centenario, è visto come un giardino in cui i germogli sono i talenti che regaleranno nuova linfa al panorama culturale della Capitale.
Sono circa cinquanta, quindi, i frutti che diverranno maturi a partire dal prossimo autunno, gli appuntamenti in cartellone a firma del direttore artistico Matteo D’Amico: dalla musica alla danza fino al teatro e alla letteratura. Ad accoglierli il Teatro Olimpico, il Teatro Argentina, la Sala Affreschi e la Sala Casella, queste ultime all’interno della storica sede dell’Accademia in via Flaminia, a Roma.
La grande qualità emerge sin dai primi appuntamenti ad ottobre. Domenica 15 in Sala Casella, infatti, arriva il pianista Gabriele Carcano con la seconda parte del ciclo Beethovenklavier e l’esecuzione integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven. Due giorni dopo, il 17 ottobre, sul palco del Teatro Olimpico tornano i Momix, gli acclamati ballerini illusionisti che presentano W Momix Forever, per festeggiare i 35 anni della compagnia statunitense.
E questo è solo l’inizio d’un viaggio le cui tappe saranno tutte egualmente imperdibili. Dall’Orchesta di Piazza Vittorio che rivisiterà il Don Giovanni di Mozart al teatro Olimpico, al Focus Baudelaire in programma al Teatro Argentina, con le letture de Les Fleurs du mal accompagnate dal pianoforte di Roberto Prosseda. Fino al Jazz con i migliori interpreti italiani d’oggi come Roberto Gatto e Maurizio Giammarco.
Solo alcuni dei tanti nomi e titoli meritevoli di essere citati. Inutile elencare tutto, molto più interessante invitare il pubblico ad abbonarsi per gustarsi lo spettacolo di un grande mosaico d’arte e idee, bravura e passione realizzato dalla Filarmonica Romana e dai suoi partners. Un orto pieno di frutti e fiori che meritano d’essere contemplati e assaporati.