C’è tempo ancora fino al 3 dicembre per gustarsi I love Alice love I al Teatro della Cometa, per la regia di Elena Sbardella che centra in pieno il modo di far arrivare il delizioso testo di Amy Conroy.
Due donne, amiche da una vita, scoprono, durante una giornata tra i reparti del supermercato, di essere reciprocamente attratte e proprio là, un bacio formalizzerà questo sentimento.
Due signore sulla settantina, che si ritrovano a fare le prove generali di uno spettacolo su di loro, scritto da chi le ha colte sul fatto tra gli scaffali e che con questa occasione ci raccontano la loro storia insieme.
Due anime complementari: Alice, l’intraprendente, l’avventurosa, quella senza schemi fin da quando fu lei a fare la prima mossa, stampando quel bacio sulle labbra dell’altra Alice, timida, riservata, pudica, quasi simpaticamente repressa.
Una coppia coinvolgente che racconta in modo appassionante il quotidiano: l’amore tra due persone che si supportano nella buona sorte, ma anche nella malattia che comparirà durante il lungo percorso di vita, che solo per una questione formale, terminologica, non possiamo definire coniugale; ma loro sono due mogli che trasmettono la forza di una vita complice, fatta di affetto, comprensione e qualche piccolo compromesso, come quello di Alice, quella timida, di accettare la messa in scena delle “loro cose”.
Brave Ludovica Modugno e Paila Pavese ad esprimere tutta la dolcezza di questo testo, che tra risate e sorrisi muove il pensiero verso grandi temi ancora oggi difficilmente accettabili come normali, comuni.
Delicate immagini di signore che si tengono la mano per camminare e ridere insieme, con qualche litigio, ovvio, si adagiano sugli occhi del pubblico e alla fine è forte la voglia di abbracciare Ludovica e Paila, che anche a luci accese restano per noi due stupende Alice e Alice.