Ricordi e sentimenti di una coppia indissolubile condensati in uno spettacolo struggente e romantico. Al Teatro 7 dal 6 al 18 novembre va in scena “A cuore aperto” scritto e diretto da Patrizio Cigliano e interpretato assieme a Beatrice Fazi. Due anziani coniugi arrivano, dopo un’intera vita passata insieme, all’appuntamento col destino con la stessa passione del primo giorno. Un rapporto inattaccabile, solido anche di fronte alle inevitabili cicatrici lasciate dal tempo e dagli errori. Straordinarie le voci di Arnoldo Foà e Maria Rosaria Omaggio che donano all’opera un ulteriore tocco di poetica malinconia.
Finché morte non vi separi può non essere solo una formula di rito, ma la sintesi meravigliosa di un’esistenza trascorsa fianco a fianco con la persona speciale per eccellenza. Storie del genere sono rare e preziose. Nella vita come a teatro, che ne è una rappresentazione. Per questo merita di essere raccontata quella narrata in “A cuore aperto, l’amore non muore mai“, sul palco del Teatro 7 dal 6 al 18 novembre. Quella di due ottantenni, interpretati magnificamente da Patrizio Cigliano e Beatrice Fazi, innamorati l’uno dell’altra come fossero ancora adolescenti in riva ad un lago attorniato da salici. Nei lontani giorni dei primi approcci.
Nonostante sia giunto il penoso momento del commiato, o proprio per questo, il grande bagaglio dei ricordi viene aperto e analizzato. Senza infingimenti o pudori. Di fronte alla fine, del resto, non avrebbe senso continuare a nascondersi quanto bello sia stato quel percorso incredibile e allo stesso tempo normale, completato a dispetto delle lacerazioni che così tanta vita porta con sé. Tutto rimane in quelle valigie, anche gli orrori della guerra o una figlia volata dall’altra parte del mondo. Perché tutto, anche il brutto, fa parte di quel viaggio tanto unico. Non manca la gioia, però. Quella che nasce dalla consapevolezza di aver creato qualcosa di importante, di aver dato un significato a quegli anni.
Beatrice Fazi e Patrizio Cigliano danno corpo e voce ad una favola senza tempo. A cuore aperto ci parla di come dovrebbero andare le cose se il mondo fosse giusto. Perché il momento del distacco arriva per tutti, prima o poi. Ma poterlo guardare negli occhi senza rimpianti, sapendo di essere stati fortunati per tutte le emozioni condivise, per tutto quell’indimenticabile passato che ha riempito il bagaglio di due vite vissute come fosse una, rende la fine più accettabile. O forse no. Ma ne sarà valsa la pena lo stesso.