Equivoci e gag irresistibili per una commedia travolgente rappresentata in tutto il mondo. Fino al 3 marzo al Teatro 7 è in scena “Se devi dire una bugia è meglio dirla grossa”. Un fortunato ed esilarante spettacolo di Ray Cooney per la regia di Matteo Vacca, protagonista sul palco assieme ad una squadra affiatata ed estrosa.
Gli insondabili meccanismi della politica possono innescare dinamiche incontrollabili. A volte, per fortuna, soprattutto divertenti. E così un’avventura extraconiugale che potrebbe trasformarsi in un potenziale disastro con ripercussioni sul governo nazionale finisce per essere, semplicemente, una fonte inesauribile di risate. “Se devi dire una bugia è meglio dirla grossa” è in scena sul palco del Teatro 7 fino al 3 marzo. Perfetto per chi voglia trascorrere una serata di puro divertimento, lasciandosi condurre nel vortice di sketch e battute mai eccessive. Una commedia degli equivoci in cui le bugie, tanto sfacciate quanto comiche, conquistano il pubblico.
Protagonisti di questo gioco delle parti, in cui i ruoli per ognuno sembrano non finire mai, sono i componenti di un gruppo di simpatici sventurati interpretati con maestria. Tutto nasce dalla volontà di un astuto politico di passare una notte brava con la propria amante, disertando una seduta parlamentare piuttosto importante. Niente di particolare a prima vista. Senonché lui è un esponente di alto rango della Lega e del governo in carica e lei l’addetta stampa di Matteo Renzi. Una sorta di versione hard dell’antico patto del Nazareno, con la differenza che stavolta non andrebbe bene se si venisse a sapere.
Con tali premesse non può che andare tutto storto, con sommo divertimento per il pubblico. A partire da un marito tradito e iracondo che si materializza all’improvviso, e non da solo. Successivamente si aggiungono in ordine sparso altre maschere ben riuscite: dal portaborse ingenuo e mammone alla moglie invadente del politico. Fino ad una direttrice travolta dagli eventi e ad un’infermiera di notte che troverà, forse, l’amore. Ad unire questi spumeggianti ingredienti sarà un cameriere cinese terrorizzato da Salvini e un morto. Senza dimenticare l’elemento catalizzatore del tutto: la finestra. Sperando di non aver dimenticato nessuno.
Lo show è un riuscitissimo domino di eventi comici che si intersecano tra loro. Per verificare non resta che andare di persona a conoscere le vicende di “Se devi dire una bugia è meglio dirla grossa”. Buon divertimento.