Il colore rosso come simbolo di un’età epica e tragica

Il colore rosso come simbolo di un’età epica e tragica

La complessa epopea di una delle famiglie più controverse nella storia di Roma, quella Giulio Claudia, si apre al pubblico. All’Ara Pacis dal 6 aprile al 27 ottobre si tiene la mostra “Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia”. Evento curato da Claudio Parisi Presicce e Lucia Spagnuolo e promosso da importanti istituzioni italiane ed estere: da Roma Capitale al Musee des Beaux-Arts de Lyon.

Alcune delle opere esposte all’Ara Pacis in occasione della mostra “Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia” dal 6 aprile al 27 ottobre


La storia oscura e avvincente dei Giulio Claudi rivive attraverso la vita e il regno di uno dei suoi più importanti esponenti: l’Imperatore Claudio.
All’Ara Pacis dal 6 aprile al 27 ottobre si tiene, a pochi passi di distanza dal Mausoleo del capostipite Augusto, la mostra “Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia”. Un percorso museale dominato da un colore, il rosso, che appare quantomai appropriato considerate le vicende della dinastia, la cui storia è costellata di morti tragiche e fosche trame di potere.

La tonalità richiama inoltre energia vitale e forza, quelle di Claudio che non solo riuscì a sopravvivere agli infiniti intrighi di famiglia, alcuni dei quali probabilmente orditi anche da lui, ma anche a realizzare opere e riforme che migliorarono la vita nell’impero.”Un personaggio sottile, colto, forte, che non fu vittima delle sue spose”, viene definito durante la conferenza stampa di presentazione. “Fu un grande organizzatore che costruì acquedotti, il porto e conquisto ben 5 province in 13 anni di regno. Non era accaduto dai tempi di Augusto”.  

Il dramma e la gloria si coniugano nell’uomo che nacque a Lugdunum, odierna Lione, il 1 agosto del 10 a.C. Primo imperatore a nascere fuori dal territorio italico. Egli conquistò il potere alla notevole età di 50 anni, solo dopo i lutti che colpirono i suoi rivali. L’esposizione guiderà il visitatore, grazie ad opere uniche e all’ausilio di suggestioni visive e sonore, attraverso la personalità e l’operato politico amministrativo del protagonista, senza tralasciare i legami con le figure centrali della sua vita: da Augusto a Germanico, fino al tragico rapporto con le mogli Messalina e Agrippina, altri personaggi cardine dell’epopea giulio-claudia.

La mostra dona un’immagine diversa del quarto imperatore della dinastia giulio-claudia, da sempre influenzata dalla cupezza delle vicissitudini familiari. Dall’esperienza dell’Ara Pacis emerge invece il profilo di un uomo che si prese cura dell’impero e del suo popolo, promuovendo riforme e realizzando grandi progetti.

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura