Lo storico teatro di via della Mercede introduce il cartellone 2019-2020 con un’accorata lettera di Alessandro Longobardi al suo 18° anno di direzione artistica. Un bilancio di successi ottenuti con la qualità dei progetti, ma anche un’amara disamina della situazione difficile in cui versa il mondo culturale. Nonostante i problemi prosegue l’impegno per promuovere anche nell’anno che verrà opere di valore.
Alcune immagini degli spettacoli che caratterizzeranno la stagione 2019-2020 alla Sala Umberto.
L’ottima notizia che emerge dalla presentazione della stagione 2019-2020 alla Sala Umberto, tenutasi il 16 maggio, è che anche il prossimo anno il celebre teatro nel centro di Roma accoglierà gli spettatori per un altro viaggio nella cultura. Le note dolenti sono quelle che emergono dalle parole scritte da Alessandro Longobardi, direttore artistico per il 18° anno, e lette sul palco poco prima che venisse illustrato il nuovo cartellone.
Una lettera appassionata in cui si rivendicano gli ottimi risultati ottenuti e si rilancia l’impegno per una lotta “in trincea” anche per i mesi avvenire. “Il pubblico è aumentato del 20% quest’anno. E la stagione non è ancora terminata”. Molte le cose positive, dai corsi di teatro al festival InDivenire giunto alla sua terza edizione presso lo Spazio Diamante. Senza dimenticare l’Accademia professionale Stap Brancaccio che “gode di ottima salute”. Soddisfazioni ottenute in un quadro di forte incertezza per il futuro.
“Auguro lunga vita alla Sala Umberto”, si legge ancora, “ma oggi più che mai temo per il suo futuro”. Un’analisi che è anche una denuncia: dalle mancanze della proprietà alla disattenzione nei confronti della cultura da parte delle Istituzioni. Fino al degrado della città e al disinteresse crescente dei media che non scrivono più di cultura come un tempo. Ciononostante la Sala Umberto va avanti grazie al pubblico e senza sovvenzioni.
Il programma è fitto e accattivante: dal teatro d’autore, con riferimenti a due immensi artisti come Dario Fo e Giorgio Gaber che verranno ricordati con diverse iniziative, fino a quello ispirato al cinema. Molti infatti i titoli che prendono le mosse da storiche pellicole come Misery o La piccola bottega degli orrori fino ai Tartassati e Sherlock Holmes. E poi il capitolo Commedia brillante che ottiene ovviamente grande spazio in un cartellone variegato. La Sala Umberto vuole proseguire la propria missione culturale, quindi. Sta al pubblico aiutare questa battaglia andando a teatro. Perché “i teatri vivi fanno una città migliore”.