
di Gian Carlo Marchesini
Da Storace che si bea della battuta di avere finalmente capito il perché lo spazio aperto agli incontri in Parlamento si chiami Transatlantico, all’insistenza petulante e paonazza con cui Santoro chiede a due volonterose giornaliste improvvisate se sono poi riuscite a sapere il nome di quale politico si celi dietro il sontuoso nomignolo di “chiappe d’oro”, tra interviste genuflesse davanti al verbo incarnato di mastro Corona e mille minuziosi ammaestramenti sui retroscena delle abitudini sessuali dei nostri vip impartiti da trans brasiliane che ricordano vagamente la figura di qualche vecchia zia godereccia e trasgressiva della nostra infanzia, la serata televisiva di Anno Zero dedicata al caso Marrazzo è trascorsa tra ghignate e singulti inverecondi, berciate, evocazioni di sniffate e denunce di soffiate, in un clima tra il ghetto dei minus habens e la lussuria della suburra, finte tirate ipocrite e invidie neanche tanto dissimulate.
Un universo di frustrati che, grazie ai buoni uffici di una maitresse mai così in gongolante forma adenoidea come ieri sera, si è goduta dal ruffiano buco della serratura televisiva le gesta – festini a base di coca ed esotici trans brasiliani! – di quattro scornacchiate divinità del nostro patetico e paesano Olimpo parlamentare romano.
Un universo di frustrati che, grazie ai buoni uffici di una maitresse mai così in gongolante forma adenoidea come ieri sera, si è goduta dal ruffiano buco della serratura televisiva le gesta – festini a base di coca ed esotici trans brasiliani! – di quattro scornacchiate divinità del nostro patetico e paesano Olimpo parlamentare romano.
Che desolazione, che imbarazzo, che imbarbarimento regressivo collettivo, che pigia pigia di frenetica isteria sudaticcia del “che schifo! però lasciatecelo guardare… -, che messa in scena delle migliori intenzioni di retorica e roboante denuncia a camuffare forse il rammarico di non poterci essere, in un gran svolazzare di bigliettoni (5000 euro!), e botte di assegni (20.000!) e auto blu con autista, e richieste di acquisto del video di Marrazzo senza mutande a botte di 200.000, e il Presidente che chiama per dare paterni consigli, lui sì che se ne intende, e offrire protezione interessata, e i carabinieri mostrati come figuranti di scena, incrocio tra energumeni malavitosi e il gatto e la volpe.
Ragazzi, che gran bordello sta diventando un Paese i cui gruppi dirigenti, consapevoli di essere oramai alla frutta e allo sbando, giocano la carta estrema di imbrattare di merda tutto e tutti, nella speranza che, a tratti somatici universalmente travisati, sia possibile farla franca.
Ragazzi, che gran bordello sta diventando un Paese i cui gruppi dirigenti, consapevoli di essere oramai alla frutta e allo sbando, giocano la carta estrema di imbrattare di merda tutto e tutti, nella speranza che, a tratti somatici universalmente travisati, sia possibile farla franca.
Il peggio è che una trasmissione come Anno Zero – ma si tratta solo di esempio della tendenza e dell’andazzo – da una antica e rispettabile vocazione alla controinformazione e alla denuncia, per libidine di spettacolo e audience, per delirio di irrefrenabile onnipotenza, si è trasformata in una fonte istigatrice al massacro, in leva e ventilatore specializzati nella distribuzione uniforme di escrementi che i lati B dei vip mai come in questo periodo generosamente producono. Spegnere il televisore, mettere la musica giusta, aprire a caso un libro. E poi, dopo una buona tisana, farsi una bella dormita. Dovrà pur passare la nottata.