LO SCUDETTO DEI ?BUFFI?

 articoloIn poche pagano, tantissime sono allo sfascio. Non sarà mai troppo tardi per la resa dei conti di una gestione irresponsabile del calcio italiano

Chi vincerà il prossimo scudetto potremo scoprirlo la prossima estate, con la classifica finale del campionato di calcio. Ma già ora è possibile – sulla base dei dati diffusi dalle Finanze nel giugno scorso, in risposta ad una interrogazione parlamentare – stilare una prima classifica, non meno significativa: quella dei debiti verso il fisco.
Una classifica che vede al primo posto, nella serie A, la Lazio di Lotito, con oltre 148 milioni tra debiti scaduti e sospesi, seguita a distanza, in un singolare derby, dalla consorella Roma (65 milioni) e poi via via da Parma, Reggina, Chievo, Messina. Un buon ottavo posto (oltre 7 milioni e mezzo di debiti) anche per il Milan di Galliani e Berlusconi…

Trascurabili i “buffi” di Inter (28.000 euro), Livorno (7.071), Juventus (991). Fanalini di coda, con 0,0 euro di debiti, le neopromosse Empoli e Ascoli, che si aggiudicano quindi lo scudetto della correttezza amministrativa. La Fiorentina di Della Valle, invece, è troppo giovane (la Fiorentina di Cecchi Gori è fallita due anni fa) per meritarsi già i complimenti…
Nella B, al top dei debiti il Torino e il Catania. All’opposto, altro buon esempio per tutti, il Vicenza: neanche un centesimo di debiti.
In totale, l’insieme delle società calcistiche di A, B e C risulta scoperto verso l’erario per un totale di oltre 630 milioni e 762.000 euro. Una minimanovra fiscale.

DEBITI FISCALI DELLE SOCIETA’ DI SERIE A – Situazione al 1° giugno 2005
SOCIETA’     DEBITI SCADUTI E SOSPESI
1 Lazio                                148.872.706
2 Roma                                 65.575.147
3 Parma                                62.154.885
4 Reggina                              15.633.967
5 Chievo                                14.522.416
6 Messina                              10.380.463
7 Siena                                   9.350.879
8 Milan                                    7.561.638
9 Palermo                                  523.926
10 Sampdoria                             226.138
11 Cagliari                                   64.697
12 Inter                                       28.031
13 Livorno                                     7.071
14 Juventus                                      991
15 Treviso                                        636
16 Udinese                                         75
17 Ascoli                                              0
17 Empoli                                             0
17 Fiorentina                                           
17 Lecce                                                
TOTALE                                334.903.666

DEBITI FISCALI DELLE SOCIETA’ DI SERIE B – Situazione al 1° giugno 2005
            SOCIETA’        DEBITI SCADUTI E SOSPESI
    1        Torino                                    15.417.407
    2        Catania                                  14.587.620
    3        Verona                                    9.163.505
    4        Brescia                                    6.808.017
    5        Crotone                                   4.871.846
    6        Catanzaro                                1.386.822
    7        Avellino                                      939.972
    8        Cesena                                       728.623
    9        Cremonese                                 521.318
  10         Pescara                                     517.883
  11         Ternana                                    379.436
  12         Bologna                                    174.154
  13         Bari                                            36.742
  14         Atalanta                                      13.250
  15         Modena                                         1.274
  16         Arezzo                                             284
  17         Piacenza                                          259
  18         Triestina                                            26
  19         Albinoleffe                                         10
  20         Mantova                                              4
  21         Rimini                                                 0
  21         Vicenza                                               0
              Totale                                    55.548.452

Ma i debiti fiscali sono solo la punta dell’iceberg: sott’acqua c’è una montagna di altri debiti, che molte società hanno potuto “spalmare” in più esercizi di bilancio (10 addirittura nel provvedimento governativo del 2003, poi ridotti a 5 per l’intervento dell’Unione Europea per violazione delle direttive sulla contabilità societaria), per un totale che un calcolo necessariamente approssimativo porta oltre quota 1000 milioni di euro (le ultime stime parlano di oltre quota 1.300).
Molte le società che hanno potuto suddividere dal 2003 al 2007 la svalutazione del proprio parco giocatori invece che contabilizzarla in un unico bilancio, con indubbi vantaggi anche fiscali. In testa alla particolare classifica di “spalmatori” c’è l’Inter (290 milioni), seguono Milan (242) Lazio (212) Roma (134) Torino (57) Piacenza (36) Palermo (30) Salernitana (24) Lecce (17) Messina (10) Vicenza (10) Genoa (9) Venezia (9) Treviso (5) e Ascoli (2,4). Alcune di queste società sono presenti anche nella classifica dei debiti fiscali, altre lì sono tra le virtuose (Inter in primis) qui no: come dire che tra l’una e l’altra situazione c’è poco da stare allegri. Il fatto che alcune di queste società siano al centro della cronaca più o meno sportiva di questi giorni la dice lunga sullo stato di salute del nostro calcio: la Roma ha avuto da pochi giorni il mercato “sbloccato” dalla Uefa, Torino, Salernitana e Venezia sono fallite e solo le prime due hanno approfittato di un ennesimo provvedimento salvagente, il cosiddetto “Lodo Petrucci”, che consente alle società fallite di cedere il titolo sportivo a una società nuova (quindi senza debiti) che ripartirà dalla serie inferiore!
Il Venezia invece non c’è più, e il Messina ha rischiato la stessa fine sino agli ultimi gradi di giudizio (Tar del Lazio, poi Consiglio di Stato), mentre dall’altra parte dello stretto la bufera è durata fino a pochi giorni fa, con le denunce non certo ingiustificate del Bologna, che se avesse sfruttato i “buchi” della legislazione per rinforzare la squadra – anziché pagare regolarmente le tasse e presentare bilanci corretti – avrebbe forse potuto raggiungere una comoda salvezza.
Le due milanesi, poi, spiccano in questa graduatoria per essere state per anni le principali utilizzatrici del giochino che ha consentito a tutte le società di taroccare  gestioni con costi sistematicamente superiori ai ricavi (il bilancio complessivo è passato da meno 220 milioni di euro del 1997/98 a oltre un miliardo di euro del 2003, alle suddette stime odierne di oltre un miliardo e tre): anziché ridurre i primi e aumentare i secondi, si prendono due giocatori che valgono 100mila euro ciascuno e li si scambia scrivendo a bilancio che entrambi valgono ics milioni di euro, con la differenza che diventa per entrambe le squadre una plusvalenza milionaria, e il costo che può essere ammortizzato in bilancio per anni…
La domanda, che poi è la stessa per la gestione dell’intera economia da parte di questa classe di governo, è solo una: fino a quando reggerà il baraccone?

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