MORTO PINOCHET, HA CAMBIATO ANCHE LA NOSTRA STORIA

pinochet Il generale golpista, il sanguinario dittatore che scatenò le Carovane della morte per assassinare chiunque in Cile potesse essere sospettato di simpatie per la sinistra, è involontariamente responsabile della fine del sogno della sinistra unita anche in Italia. Un “dettaglio” di cui pochi hanno parlato
di Giancarlo Fornari

Sarà pur vero, come ha scritto il Corriere della sera, che Pinochet non è stato il più sanguinario e neppure il più inetto dei tanti dittatori del Sudamerica. E tuttavia noi lo ricordiamo come il generale fellone che venti giorni dopo essere stato nominato capo delle forze armate dal socialista Salvador Allende si mise al soldo della Cia e guidò in prima persona l'attacco alla Moneda. Come il militare  spietato che scatenò le Carovane della morte per assassinare nell'ombra migliaia di possibili oppositori. Il dittatore che come da copione occultava nei  conti svizzeri le ricchezze rubate al suo popolo. E si capisce che un essere come la Thatcher, che gli è stata sempre amica, adesso lo pianga come “l'uomo che ha saputo tenere il Cile lontano dal comunismo”. Ma dobbiamo ricordare anche altre cose.

Ricordare che se negli ultimi anni della vita quest'uomo ha cominciato a pagare una parte almeno delle sue colpe lo dobbiamo al giudice spagnolo Garzon, uno di quei giudici coraggiosi e megalomani – viene da pensare, su scala minore, a personaggi tipo il nostro Woodcock – che se non ci fossero bisognerebbe inventarli, un giudice rompiscatole con un concetto tutto suo della competenza territoriale. Uno che se Mastella fosse stato il suo ministro della giustizia gli avrebbe mandato subito gli ispettori.

Ma dobbiamo soprattutto ricordare che fu  proprio la sanguinosa repressione dell'esperimento di Allende in Cile a spaventare un prudente – forse troppo prudente – Berlinguer inducendolo a gelare per sempre quanti speravano di poter avere finalmente in Italia un governo della sinistra unita: un sogno che sembrava ormai a portata di mano. La sinistra non poteva governare con il 51%, si disse. Certo, doveva continuare a farlo la Democrazia cristiana con il 30.

E' vero che la storia non si fa con i se, e quindi non sapremo mai se un governo della sinistra unita in Italia sarebbe stato affondato da una repressione sanguinosa come quella che portò alla morte di Salvador Allende, si sarebbe auto-affondato per l'impossibilità di convivere tra loro delle sue due anime, la riformista e la massimalista, la filooccidentale e la filosovietica, o avrebbe potuto invece governare pacificamente per qualche tempo e portare un po' più di giustizia nel nostro paese.
Ma una cosa sappiamo per certo, e cioè che la fine di Allende fu doppiamente la fine di un grande sogno. E quando parliamo di Pinochet dobbiamo ricordare – cosa che pochi hanno fatto – che questo sanguinario dittatore non ha cambiato solo la storia del suo paese, ha cambiato anche la nostra. 
 

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