PER IL 2007 L?AUGURIO ?: NON SMETTERE MAI DI CERCARE L’ISOLA CHE NON C’E’

l'isola che non c'è

 Questa rivista è solita lasciare dei versi come augurio ai suoi lettori. L'anno scorso abbiamo ripreso quelli bellissimi di Neruda che ci insegnano che solo un'ardente pazienza può farci raggiungere una splendida felicità. Quest'anno, in un mondo che inclina sempre più alla guerra di tutti contro tutti, ci è sembrato giusto ricordare una vecchia canzone che dice che un mondo non violento e senza odio forse non esiste, ma non per questo dobbiamo smettere di cercarlo: anche a costo di essere presi per pazzi dalle persone ragionevoli. Perché non è escluso che i veri pazzi siano loro.
 

L'isola che non c'è
(Edoardo Bennato)

Seconda stella a destra,
questo è il cammino,
e poi dritto, fino al mattino
poi la strada la trovi da te:
porta all'isola che non c'è.

Forse questo ti sembrerà strano,
ma la ragione ti ha un po' preso la mano
ed ora sei quasi convinto che
non può esistere un'isola che non c'è

E a pensarci, che pazzia:
è una favola, è solo fantasia,
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!….

Son d'accordo con voi:
non esiste una terra
dove non ci son santi né eroi,
e se non ci son ladri
se non c'è mai la guerra
forse è proprio l'isola
che non c'è.

E non è un'invenzione,
e neanche un gioco di parole,
se ci credi ti basta perché
poi la strada la trovi da te.
Son d'accordo con voi:
niente ladri e gendarmi,
ma che razza di isola è?

Niente odio e violenza,
né soldati né armi:
forse è proprio l'isola
che non c'è.

Seconda stella a destra,
questo è il cammino,
e poi dritto, fino al mattino,
poi la strada la trovi da te:
porta all'isola che non c'è.

E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto, perché
chi ci ha rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te.

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