QUESTO E’ UN PAESE DI LUCIDI MATTI

valigie

(14.7.09) L'uscita di Marino – dopo la scoperta della doppia vita del coordinatore del circolo romano – sulla “questione morale grande come una casa” (che occasione perduta di stare zitto),  la candidatura di Grillo alle primarie, la tracotanza di D'Alema (“noi dell'apparato siamo indistruttibili”) hanno aumentato lo stato confusionale di un PD già in grave crisi. Frattanto Di Pietro compra le pagine dei giornali inglesi per chiedere all'opinione pubblica internazionale di premere sulla nostra Consulta per far dichiarare incostituzionale il Lodo Alfano, scatenando l'interesse della metropoli britannica, dove oramai alle otto del mattino nella Tube non si sente parlare d'altro: “What do you think of Laudaou Alfanaou, my dear?” ”Terrible, really terrible!”. Tanto che Gordon Brown, folgorato dalla geniale trovata del trattorista di Montenero di Bisaccia, sembra abbia prenotato un numero speciale dell'Eco della Val Brembana per sostenere i laburisti dello Yorkshire alle prossime circoscrizionali. Intanto il Corriere della sera, elogiando i risultati del G8 frutto della “lucida follia” di Berlusconi, ricorda che il nostro premier non a caso ha al suo attivo la prefazione a un'edizione speciale del libro, a lui tanto caro, “Elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam: non sapendo (o dimenticando, o fingendo di dimenticare) che l'allora palazzinaro l'aveva copiata di sana pianta da un testo del grande studioso Luigi Firpo. E mentre i tifosi del Milan si scatenano chiedendo al Premier “Paga i calciatori, non le veline”, arriva dal Colle l'ennesimo invito a moderare la polemica tra i partiti. Purtroppo, come sempre, inascoltato.
di Gian Carlo Marchesini  

Di Pietro sostiene che Berlusconi è parte sostanziale di una lobby piduista, mafiosa e stragista.

La Repubblica documenta che Berlusconi è un puttaniere corruttore,  inaffidabile e mentitore.

Ignazio Marino accusa l’attuale gruppo dirigente del Pd di non esercitare a sufficienza direzione e controllo morale sul proprio partito.

Bersani e Franceschini  gli rispondono di fatto espellendolo, perché così dimostra di non avere cuore e testa per candidarsi a dirigerlo.

Beppe Grillo si candida alle primarie del Pd per vincerle, sostenendo di voler rimettere in carreggiata un partito che, dopo Berlinguer, “ha coinciso con il nulla”.

Calderoli esulta per l’ennesimo stupro perché lui l’ha sempre detto, qui c’è solo da organizzare una castrazione chimica su scala industriale.

Napolitano invita tutti a mantenere il confronto nei  modi garbati e leali di un corretto linguaggio civile. Un po' come invitare i commensali di un banchetto che si versano veleno nei piatti e si lanciano i coltelli a non mettersi le dita nel naso, a non fare i monelli, a comportarsi come bambini bravi e belli.

Ma se il matto accusa di follia il medico, e il criminale rifiuta il giudice perché comunista e il poliziotto perché forcaiolo, e gli infermieri del pronto soccorso si sgambettano e sabotano tra loro, come può l’arbitro limitarsi a invitare al giro giro tondo e a suonare lo zufolo?

E chi sarà l’inaffidabile mentitore e chi l’ineffabile candido, chi l’affabulatore visionario e chi l’esortatore bizzarro, chi lo schizzato e chi l’assurdo, chi l’estorsore e chi il danneggiato, chi il traditore e chi il tradito?

Toccherà tenere pronte le valigie per l’espatrio?

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