Ovvero “l’amministratore ai tempi del com’era”. Guardando solo la pagliuzza dei burocrati fuori dall’Italia. Attraverso l’avventura dell’iscrizione in III fascia del personale ATA, ho potuto verificare come nella piena generazione web, con desideri, seppur abortiti, di semplificare tutto, tutto sia molto difficile. Parlerò solo della fase iniziale, poichè sufficiente per il ricovero alla neurodeliri. Procedura di accreditamento presso il sito ... Continua a leggere »
Archivi dell'autore: Leonardo Masucci
La mafia buona
C’ era una volta, nel 1948, a Corleone, un pastore di tredici anni, di nome Giuseppe Letizia. Il tredicenne, portando al pascolo le sue pecore, si trovò a passare proprio nel luogo dove il sindacalista Placido Rizzotto veniva ammazzato dal mafioso Luciano Liggio. Il giorno dopo, il giovane fu trovato dal padre in preda a deliri febbrili e portato all’ ... Continua a leggere »
Il Teatro dell’ Opera e le altre responsabilità
E’ sicuramente deprimente un Teatro dell’Opera di Roma senza un’ orchestra stabile, ma le responsabilità credo debbano essere ripartite. Il Teatro con 25milioni di debiti, che prevede una diaria di 190 euro al giorno per gli orchestrali, anche senza essere ragionieri di stato, fa pensare che stia andando oltre le sue possibilità. I “tutori della cultura” che, quando hanno visto ... Continua a leggere »
(Tanti) genitori che difendono troppo
Sono genitori che difendono i figli, quelli che sul campetto di calcio si fanno collassare i polmoni per insultare l’arbitro che ha espulso il proprio bambino o quelli che nella loro testa hanno seguito un master per diventare tecnici e aggrediscono, dall’ alto delle loro competenze psicoticamente acquisite, l’allenatore che non ha inserito il proprio campione nella squadra o nella staffetta ... Continua a leggere »
Vanno ora in scena i due sinodi
I due sinodi che si stanno tenendo in questi giorni sulla famiglia hanno un sapore di pantomima. C’è il Sinodo, quello con la “S” maiuscola, che ha sede in Città del Vaticano, con garante Bergoglio, che punta a superare la tradizione e vuole avvicinarsi ad un nuovo concetto di famiglia, nonchè aprire alle coppie di fatto; poi c’è il sinodo ... Continua a leggere »
Continueremo a godere dell’assistenza “provvidenziale”
La fiera Italia delle famiglie “malestanti” è l’unica credibile e che va avanti. Le famiglie di adulti che coabitano sotto lo stesso tetto per necessità. Quelle che non hanno valigette di centomila euro per poter speculare sul mercato immobiliare nel momento del crollo. Quelle che, non avendo avuto qualcuno che a loro insaputa gli regalasse attici con vista sul Colosseo, ... Continua a leggere »
Il defunto sparato in cielo
E’ finita la pacchia del riposa in pace per i nostri defunti. Da adesso quello che si diventerà dopo aver chiuso fatalmente gli occhi sarà una sorpresa, dando un nuovo senso alla frase “morire di curiosità”. Dopo la creatività di Taffo, che sembra voler offrire una possibilità di vendetta alle vedove di mariti taccagni, trasformando le loro ceneri in diamanti, ... Continua a leggere »
La vecchia storia delle periferie di Roma e la negazione del diritto al bello
Me ne fotto che il restyling della Barcaccia di piazza di Spagna sia finito! Almeno fino a quando l’isola pedonale del Pigneto sarà piena di spacciatori, come è piena di macchine la Pontina durante i week end estivi. Finchè le realtà delle torri quali Tor Bella Monaca, Torpignattara, Torre Maura, dove trionfa la mancanza dei servizi essenziali, non venga ricordata ... Continua a leggere »
Il cambio stagione di facebook
E’ finita l’estate e abbiamo vissuto le social vacanze di molti facebookiani. Abbiamo visto le documentazioni della sindrome del turista, quella cioè dei vacanzieri nei paesi poveri, che si manifesta con l’ impulso di fare foto insieme ai vari asiatici, africani, sudamericani, preferiti i bambini che sappiano di svantaggiato, in modo da poter strappare un “carino” tra i commenti e ... Continua a leggere »
Un ricordo italiano di Robin Williams
Spesso il suo nome si accompagnava alla precisazione “l’attore, non il cantante”, perché per noi italiani differenziare tra Robin e Robbie non è mai stato immediato. Per me si chiamava Mork e su un uovo veniva da Ork. Nano nano la tua mano, nano nano apri piano e poi via ad imitare il saluto alieno, aprendo la mano e sforbiciando; ... Continua a leggere »