La guerra fra un seguace Pd e un seguace M5S è anche la nostra?

La guerra fra un seguace Pd e un seguace M5S è anche la nostra?

Contrappunti è stata nei pressi di un bar, vicino ai palazzi del potere ed ha origliato la discussione tra due opposte voci, una grillina e l’altra piddina, che si accapigliavano ancora sul dopo elezioni. Sembravano piuttosto dentro al sistema. Per tutelare la nostra fonte, manteniamo l’anonimato dei due protagonisti di questo Incontrappunti.
I nostri protagonisti li chiameremo grillino (G) e piddino (P).
Sentite che cosa è venuto fuori!

grillo renzi
P:
….sì, ma che azione da recupero punti farebbe, se Grillo si rimettesse al volere del “popolo”? Sia sulla questione della sua guida, che su Farage, dimostrando di credere alla sua macchina e che stavolta avrebbe anche piena legittimità a consultare per decidere, visto che è una situazione che riguarda la vostra realtà interna e non c’è da decidere per tutti gli italiani in poche decine di migliaia.

G: Guarda che sono pronto a votare sia su Farage che su lui!

P: A favore! Ovviamente. La vostra parte di ego estremista di destra vorrebbe soddisfazione.

G: Non mi formalizzo. Per me destra e sinistra sono categorie ottocentesche, tenute in vita con l’accanimento terapeutico da quelli come voi, che non mollano i vecchi schemi della politica. A mio parere andrebbero bene pure i Verdi, ma non ci vogliono. Che facciamo?

P: A parte che non mi sembra abbiano chiuso totalmente, i Verdi. Non amano semplicemente che si debbano alleare con chi ha interessi su Farage. E poi pensi che davvero gli (riferendosi chiaramente a Grillo) interessi qualcosa di quello che pensi o pensiate ciascuno di voi? Intanto a lui va bene quel soggettino che dice frasi che potresti sentire in bocca a Giovanardi. A me non sembra che ci sia tutta questa gioia al vostro interno, ma mi sembra di vedere scontentezze molto dosate. Forse è la paura della “democrazia” che fa moderare e silenziare?

G: Non è importante il colore del gatto, ma che mangi i topi. Bisogna incidere in Europa e con chi lo si fa è meno rilevante. Il problema è la gabbia dei trattati e l’euro a misura di affarista, come ha detto il “rivoluzionario” Van Rompuy (qui è scoppiato in una risata di gusto, ma evidentemente contenuta per la circostanza pubblica)!

P: Niente! Questo è il problema. Siete i soliti tifosi acritici. Il vostro messia fa e dice sempre bene. Al posto di Grillo potete mettere mamma Ebe, tanto a voi non cambierebbe nulla (il tono era piuttosto scaldato)!!!

G: Dall’altra parte al posto di mamma Ebe, ci stanno gli 80 euro, che mò gliene levano 200 di Tasi! (continua a ridere. Sta diventando uno sfottò)

P: E vabbè. Continuate con allarmismi prima di vedere…senti, io non sono un renziano, come piace oggi definire chiunque stia sostenendo chi ci sta provando. La Tasi, voglio ricordare, che è un’eredità del papà del populismo, colui che tolse la tassa sulla casa a scopi elettorali, colui che fino a qualche tempo fa, sono sicuro essere stato il vecchio amore di qualche vostro attivista…ma lo so che oggi siete tutti contro a questi e a noi che siamo tutti ladri, signora Beppa mia (aveva tono sfottente)!

I due si sono poi alzati e se ne sono andati a continuare la loro guerra.
Chissà però quanto le loro guerre siano anche le nostre?

 

 

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