La suora che supera in termini di visualizzazioni il messaggio di fine anno del Capo dello Stato, ha fatto parlare di sè anche chi non segue il programma in onda su rai 2. Fenomeno o simbolo?
In considerazione del fenomeno che sta generando, con i suoi quasi venti milioni di visualizzazioni su youtube, con il Time che ne parla e così The Guardian, People, Huffington Post US ed altra stampa internazionale, non si poteva non considerare parte della cultura popolare attuale e forse anche altro. E’ giovane, è donna, è suora. Suor Cristina rappresenta la novità del momento. Renzi morirebbe dalla voglia di vantarsi artefice del colpaccio mistico-televisivo, ennesimo messaggio di simbolo nuovo che avanza: “abbiamo il governo per la metà composto da donne, composto da giovani e abbiamo messo a the voice una giovane donna, ma, non bastandoci, anche suora!”
Non è certo la prima volta che un religioso passa dai microfoni del pulpito a quelli di un palco. Iniziando da Jeanine Deckers, meglio conosciuta come suor Sorriso, attiva artisticamente tra gli anni ’50-’60, uscita dall’ordine religioso, per inseguire non più la luce della vocazione, ma le luci della ribalta e per convivere con la compagna Anne Pecher, entrambe finite suicide agli inizi degli anni ’80. Proseguendo poi con padre Cionfoli, che divenne anche padre di alcune canzoni tra il 1981 e il 1983 (due anni lo vedono fortemente devoto a Sanremo), per poi scegliere di diventare padre di tre figli ed attualmente anche nonno, mancandogli solo l’attribuzione di santo padre, per completare tutto il giro di accordi degli attributi della paternità. Esempi in cui più che la vocazione divina, potè la vocalità…e così ci fu suor Paola con la sua voce negli spalti o don Mazzi possessore del dono della bilocazione tra la domenica in chiesa e la Domenica In.
La novità che accompagna suor Cristina è il riscontro che ha sul pubblico, è il suo esser diventata #suorcristina, il suo esser ricercata suor cristina the voice su youtube, è il suo essere stata convertita in personaggio più virale degli esempi precedenti e di questo periodo mediatico. La giovane suora è la mitizzazione della religione, della religione che compensa la crisi del mondo laico. Opera intrapresa da tempo dalla Chiesa con pochi risultati e ancora più accentuata e con ottimi effetti, attraverso simboli forti, da Papa Francesco, tra gli uomini più twittati, facebookati e chissà che non sarà anche tra i più instagrammati. L’uomo che molti giovani e meno giovani hanno dichiarato di voler Presidente del Consiglio (il 65% degli italiani secondo quanto riportato dal sole 24 ore) oppure Presidente della Repubblica (il 78% degli italiani sempre secondo quanto riportato dal sole 24 ore), anch’egli perciò nuovo mito dei delusi dalla laicità politica, mito dei disinteressati ragazzi, che non credono più nei politici come portatori di soluzioni, l’uomo che ha riavvicinato molti degli ex delusi dalle istituzioni religiose alle vicende del cattolicesimo. È per questo che suor Cristina, forse anche grazie a qualche riflesso della nuova luce di Papa Francesco, ha un significato in più: è un altro simbolo della Chiesa che parla sempre di più ai laici, che entra nei luoghi laici, che avvicina i laici, che parla come si vorrebbe nel mondo laico, tutto riassumibile nella frase di J-Ax rivolta alla suora: “se avessi trovato te da bambino in chiesa, io ora sarei Papa”.
Leonardo Masucci