(6.11.09) Si tratta di "mele marce", ha detto subito il comando dei carabinieri. Erano in quattro malavitosi (rapinatori, ricattatori, non si è ancora capito bene) più un quinto che in precedenza era stato coinvolto, dicono i giornali, in un caso di pedofilia. L'impressione è di trovarsi davanti ad un intero albero marcio, altro che mele. Ci sono però domande che finora nessuno si è posto. I carabinieri implicati nel caso Marrazzo, ha detto il fotografo che ha fatto da mediatore nella trattativa con i giornali, "giravano con grosse auto e orologi Rolex". Ed è difficile credere che la loro attività deviata abbia avuto inizio con il caso Marrazzo e si sia limitata a questo. Poiché evidentemente i loro superiori non si sono mai accorti di nulla, c'è da domandarsi che tipo di controllo veniva esercitato sulle attività di questi militari. Che rapporti fornivano della loro attività e chi li esaminava? Tutto quello che è emerso in questi giorni induce a pensare che molte cose non abbiano funzionato nell'auditing interno. Non sarebbe il caso di ammetterlo, e di farci sapere che cosa hanno da dire i responsabili? Ci poniamo queste domande perché l'arma dei carabinieri era, finora, una delle poche istituzioni italiane che godevano di una larga fiducia dei cittadini. Questa vicenda non la compromette ma le dà un brutto colpo. E invece è importante che nel generale marasma questa fiducia continui. Per recuperarla bisognerebbe però rispondere alle domande che ci siamo posti – e che si pone chiunque esamini il caso Marrazzo dal punto di vista dell'uomo della strada – in modo da rassicurarci che i meccanismi interni di controllo, dopo l'esperienza negativa di questo caso, saranno rivisti e potenziati. Non ci sembra di chiedere troppo.
(1.11.09) Sul Corriere.it le foto di Noemi Letizia, che al Palawhirpool di Varese festeggia Halloween in versione diavoletta.
(26.10.09) Fa piacere la bella e netta vittoria di Bersani, l'uomo, come avevamo scritto ieri, in grado di rilanciare finalmente il Pd. Basta che smetta, per favore, di chiamarlo una “ditta”. Basta che dica al cattopiacione Rutelli che smetta di considerarlo una parrocchia. Basta che si liberi di D'Alema (in Africa insieme a Veltroni, che bella uscita sarebbe). Basta che si smarchi da Franceschini (che ha trovato modo l'altro ieri di fare l'ennesima brutta figura: dopo essersi scagliato contro l'abitudine tv di trattare le donne come oggetto dichiara di scegliere Touadi come vice “perché nero”: il nero usato come uomo-oggetto, non sembra molto corretto). Basta che si renda conto che il quasi 15% di voti a Marino, l'uomo venuto dal nulla, significa che nel Pd e fuori c'è tanta gente che non vuole le venga fatto indossare a forza il cilicio dalle donne con la frusta e dagli uomini con la gonna. Basta che faccia l'opposizione a Berlusconi senza cadere nella paranoia isterica dell'antiberlusconismo universale, un altro modo di esprimere la sudditanza psicologica all'uomo di Casoria. Basta che faccia un po' di pulizia nella casta, dentro e fuori la sua “ditta”. Basta che faccia. (Resterebbe una domanda: sapere a cosa sono serviti otto mesi di cerimonie, riunioni e votazioni congressuali. Ma questa andrebbe fatta a Uolter I'll never can Veltroni).
(27.8.09) Velenoso al punto giusto, e bello, questo articolo di Marcello Veneziani su "Il Giornale". Che pone due domande: dove sta andando questo Fini? Ma soprattutto, dove stiamo andando noi?
(3.7.09) Il nostro amico Umberto Santucci ci ha girato il seguente quesito, che ha inviato a vari soggetti e autorità:"Patrizia D'Addario ha dichiarato alla stampa di essere stata pagata 1000 euro invece dei 2000 richiesti per intrattenersi col presidente del consiglio. La guardia di Finanza ha controllato se esiste una fattura con IVA e RA per questo pagamento? A chi è intestata? Chi l'ha messa in bilancio come spesa? A proposito di che? Se invece il pagamento è stato fatto in nero, non importa da chi, riferendosi ad una prestazione a favore del presidente del consiglio come utilizzatore finale, come costui o i suoi ministri pensano di fare la lotta all'evasione fiscale, se la praticano o la fanno praticare di persona?" Per parte nostra ci permettiamo di fargli osservare che le entrate da prostituzione, come quelle da altre attività illecite, dovrebbero essere fuori dal campo di applicazione dell'Iva. Il fatto che "utilizzatore finale" delle prestazioni sia il Presidente del Consiglio non cambia questa situazione, anche se la rende significativa sul piano politico. Vista la nostra situazione pressoché disastrosa in tutti i campi, eravamo in molti a sospettare che ormai il nostro paese sta andando a puttane. Ora ne abbiamo avuto la conferma definitiva.
(8.6.09) Ci sarà tempo per commentare queste elezioni ma intanto si può dire, in estrema sintesi, che le hanno perse tutti tranne Di Pietro e la Lega. Cioè quei partiti che hanno fatto leva più sulle emozioni (l'opposizione feroce e senza quartiere a Berlusconi, i respingimenti spietati dei clandestini invasori) che sui ragionamenti. Fallita la speranza di un'investitura plebiscitaria, Papi si lecca le ferite e fa i conti di quanto gli sia costato il ciondolo regalato a una ragazzina per il suo diciottesimo compleanno: mille euro al suo gioielliere e qualche milione di voti ai suoi competitori. Franceschini, con il suo 26%, che è comunque un insuccesso anche se non è il crollo che si temeva, spera di avere allontanato lo spettro di un redde rationem: non a caso la prima cosa che ha detto è stata “E ora non ricominciamo a litigare”. Ma noi speriamo che nel Pd si ricominci non a litigare ma a discutere e a “fare politica” eliminando gli equivoci di fondo che lo rendono non un partito ma una gabbia di pennuti. Il risultato che più deve far pensare è però quello dei due gruppi di sinistra più i radicali, nessuno dei quali ha raggiunto il quorum ma che insieme arrivano al 9%. E che, se si fossero uniti, sicuramente avrebbero preso molti dei voti dirottati altrove per il timore che si rivelassero inutili, come in effetti poi è stato. Una forza uguale e contraria alla Lega Nord buttata via dalle spropositate ambizioni e dagli egoismi autoreferenziali. Può servire da lezione?
(27.5.09) I poliziotti che stanno in ufficio invece di andare sulle strade "diventano panzoni", ha detto il ministro che D'Alema, con espressione politically incorrect che noi deploriamo, ha chiamato energumeno tascabile. Ma nella foto, presa mentre sta di fronte a un poliziotto, si vede un giro vita dell'illustre ministro largo quasi quanto la sua altezza. Ma Brunetta si guarda mai allo specchio?
(4.12.08) “Basta con attacchi anonimi”, è sbottato “Yes He can”. “Chi non mi vuole si faccia avanti”. E ha prenotato Piazza San Giovanni.
(16.11.08) Perché meravigliarsi tanto per la sentenza assolutoria dei vertici della polizia per i fatti della Diaz? Mancavano le prove per condannarli, hanno spiegato i giudici. E quindi giustamente hanno assolto. E chi era che doveva trovare le prove contro i vertici della polizia? La polizia. Forse una prossima volta dovremo ricorrere all'Interpol? O all'ONU?
(10.4.08) Oggi a palazzo Chigi i dipendenti dell'Alitalia hanno manifestato chiedendo un intervento del governo per salvare l'azienda. Sarebbe interessante domandarsi quanti c'erano dei mille hostess e steward che nel giugno 2003 si finsero malati e non si presentarono in servizio per protestare contro il tentativo della compagnia di ridurre il passivo portando da 4 a 3 il numero degli assistenti di volo. L'intelligente trovata portò, in quattro giorni, alla cancellazione di circa ottocento voli.
(4.4.08) La catto-maso Binetti, donna di punta del Pd di Rutelli e Veltroni, si è scagliata ancora una volta contro le coppie omosessuali. Ma è proprio sicura, bisognerebbe chiederle, di interpretare il pensiero del Vaticano?
(21.1.08) Dimenticandosi che a fine dicembre 2007 aveva esaltato la situazione dell'Italia che, “dopo una sosta ai box e un appropriato rifornimento, ha ripreso a girare a pieno ritmo” neanche fosse una Ferrari, Prodi adesso invoca dagli italiani, per tirarci fuori dalle difficoltà, uno “scatto di orgoglio”. Ma de che: dei 200 goal del Pupone? Di Carla Bruni? Del parmigiano reggiano? Ma perché lo scatto non prova a farlo lui?
(18.1.08) Veglia di preghiera nella chiesa di Santa Lucia per i fans del governatore siciliano, che hanno così testimoniato la loro doppia fede religiosa e politica. Lo stesso Cuffaro ha annunciato che “tra le centinaia di telefonate che sto ricevendo non mancano quelle di prelati, compresi vescovi, che mi hanno inserito nelle loro novene”. Purtroppo si vede che lassù Qualcuno si era distratto, e nonostante le suppliche dei fedeli e le novene dei vescovi i magistrati nemici della cristianità (degni colleghi di quelli che stanno perseguitando sempre per motivi religiosi Mastella e signora) hanno potuto condannare il pio Vasa Vasa a cinque anni di reclusione. Ma perché a Palermo non hanno pensato a chiedere l'intercessione della Binetti, che con due preghiere e una stretta al cilicio avrebbe ottenuto l'assoluzione?
Ha detto Prodi che “il Paese ha l'obbligo di sollevare dalle sofferenze chi in questo momento sta subendo danni.” Però dimentica che in un Paese civile, oltre ad assistere chi ha subito dei danni, si chiama anche a risponderne chi li ha provocati. Specie se, come in questo caso, le conseguenze sono catastrofiche. La solidarietà verso chi subisce i danni è oggi attenuata dal vedere che i loro responsabili vengono lasciati tranquillamente al proprio posto, e che da soli non pensano minimamente ad andarsene. Tutti sappiamo che l'emergenza di oggi non è diversa, salvo che nelle proporzioni, da quella che si era presentata due, quattro, otto, dodici, quattordici anni fa, senza che nessuno vi ponesse rimedio. E che i miliardi che sono stati investiti e l'aiuto che è stato dato in quelle occasioni non sono serviti letteralmente a niente. Forse questa sarà la volta buona, chissà. Ma le regioni che si oppongono, dando prova di “scarsa solidarietà con chi soffre”, temono – e non hanno tutti i torti – che tra due anni ci si trovi da capo nelle stesse situazioni. Non pensa il Presidente che se qualcuno venisse finalmente chiamato a pagare forse tutti capirebbero che si vuole veramente voltare pagina e sarebbero più disponibili agli aiuti? D'altro canto, buona parte di quelli che soffrono sono gli stessi che hanno fatto per anni le barricate contro gli inceneritori perché non li volevano in casa loro, e adesso per smettere di soffrire devono chiedere aiuto agli inceneritori altrui. Non sarebbe il caso che il Presidente spendesse qualche parola anche per loro? E che spiegasse che è assurdo che nella regione in cui sindaci e vescovi hanno approvato se non addirittura guidato le sollevazioni popolari contro gli inceneritori "nocivi per la salute" si incendi l'immondizia per la strada – mettendo in circolo in una sola notte tanta diossina quanta il nuovo inceneritore di Marghera in 546 giorni? E che le aggressioni ai pompieri che corrono a spegnere gli incendi sono atti di una bassezza inaudita i cui autori dovrebbero essere isolati dalla società in cui vivono? Si vorrebbe insomma vedere se Prodi è capace di fare solo il curato di campagna che invita alla solidarietà oppure vuole essere il presidente di un paese che oltre alla solidarietà crede anche nella legalità ed è capace di farla rispettare. Buona la prima?
Possiamo capire che Giuliano Ferrara si senta orgoglioso delle sue disinvolte evoluzioni, da dirigente comunista all'epoca dei duri e puri della Torino operaia passato alla corte di Craxi e del suo vice Martelli, per i quali insieme a due ex di Lotta Continua, Adriano Sofri e Deaglio, partecipa a un'avventura editoriale (il giornale Reporter) finita ingloriosamente tra i debiti. Pagati da chi? Ovviamente da un certo Silvio Berlusconi, felice di sdebitarsi dei tanti regali ricevuti da Craxi, e per il quale Ferrara comincia a lavorare sia in tv che a Panorama, per poi fare il ministro nel suo primo governo. Possiamo capire che vada orgoglioso anche dei suoi trascorsi di confidente della Cia, con i cui emissari si incontrava di nascosto per scambiare informazioni con buste piene di dollari. Capiamo che si senta soddisfatto di aver fondato, sempre grazie ai soldi di Berlusconi (anche se ufficialmente risulta che glieli ha dati Veronica, certo, perché no) un Foglio in cui può esprimere appieno la sua ultima professione di fede, quella di baciapile ateo, confidente della catto-fondamentalista Binetti (quella che è convinta di avere il filo diretto con lo Spirito Santo) e battistrada del Cardinal Bagnasco. Certo che ne ha fatta di strada, complimenti. Possiamo ammirare anche il fatto che con la sua innata furbizia, adesso che ha dovuto mettersi a dieta perché invitato dal cardiologo a ridurre la sua straripante grassezza (francamente fa paura vedere in tv la sua faccia gonfia e congestionata, gli farà certamente bene controllare un po' la bramosia di cibo e di vino) faccia sapere a tutti che digiuna non per motivi di salute ma per testimoniare la sua contrarietà alla legge sull'aborto. Quello che ci piace meno, però, è che il giornale con cui Ferrara conduce questa ed altre campagne di una nuova destra intellettuale e teo-con e lui stesso, come direttore, siano generosamente finanziati dallo Stato italiano. Nel 2003 la cooperativa giornalistica del buon Ferrara si è intascata oltre 3,5 milioni di contributi pubblici, più o meno altrettanti nel 2004, ancor di più nel 2005, anno in cui con 3,8 milioni di euro è stata al primo posto per i finanziamenti nella categoria "organi di movimenti politici (?) senza rappresentanti in Parlamento". Soldi nostri, prelevati forzosamente dalle buste paga, dai 730 o dagli F24. Domanda: ma non potrebbe farsi finanziare direttamente dal Vaticano, che se lo potrebbe permettere visto che di soldi nostri, con l'8 per mille e il 5 per mille, ne prende già tanti?
Lasciamo stare le prese in giro di questa finanziaria, che tra un bluff e l'altro riesce a inserire anche una piccola norma che rende praticamente impunito il mancato rilascio di scontrini e ricevute fiscali. Ma almeno un minimo di rispetto per la forma ci si poteva attendere, dopo le reprimende del presidente Napolitano alla finanziaria dello scorso anno. Viceversa si è passati dai 151 articoli del Senato ai 3 emendamenti “prendere o lasciare” su cui il governo metterà la fiducia sia alla Camera che al Senato. Ammassati nei tre emendamenti ben 1192 commi, praticamente incomprensibili dati i riferimenti incrociati a leggi di cui non viene precisato il contenuto – al contrario di quanto richiederebbe lo Statuto del contribuente – e privi di rubrica oltre che di divisioni in capi e in titoli. Una "mucillagine legislativa" che dimostra un totale disprezzo per il cittadino cui la legge dovrebbe essere rivolta e che è la perfetta metafora di quella mucillagine sociale di cui ha parlato il Censis nel suo rapporto annuale. Ci salveranno i nostri “animal spirits”, ha assicurato lo stesso Napolitano in risposta alle (più che giuste) critiche che ha fatto all'Italia il New York Times. Sarà, ma se in attesa di questi spirits anche lui facesse la sua parte rinviando al mittente, al momento in cui dovrebbe promulgarla, questa miserevole poltiglia legislativa?
Alcuni giornali hanno riferito che il governatore del Lazio Marrazzo (che sembra abbia a disposizione 13 milioni di euro, 25 miliardi di lire, per “viaggi e promozione dell'immagine”) avrebbe speso 1300 euro per una cena di quattro persone in una villa romana. Domande: si potrebbe conoscere il menu e il nome del ristorante? Si potrebbe mandare “Mi manda Rai3” alla Pisana?
Brescia, violenza su un quattordicenne, arrestato il vicedirettore del seminario, Don Marco Baresi, un sacerdote di 38 anni. Custodiva anche materiale pedopornografico. Era anche lui al Family Day?
Mastella ha annunciato che a Gennaio, dopo la verifica di governo, lascerà. Non si potrebbe anticipare a Novembre?
Dopo che si è saputo che indagava sul Ministro, tolta l'inchiesta a de Magistris. Non era meglio togliere il ministero a Mastella?
Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Perché esiste Mastella?
Il senatore leghista Calderoli, noto padre della porcata, ha annunciato che porterà a spasso un maiale sul terreno dove dovrebbe sorgere la moschea di Bologna, in modo da impedirne la costruzione. Non basterebbe ci passeggiasse da solo?
E tre. Dopo Don Gelmini (“porto la croce”) e Valentino Rossi (“sono stato crocefisso”) si è lamentato del supplizio – “mi hanno crocefisso” – anche Alberto Stasi, il ragazzo di Vigevano indagato per l'omicidio della fidanzata. Che ad amministrare la giustizia nelle procure al posto dei nostri giudici sia arrivato il vecchio Pilato, assistito da un manipolo di sadici centurioni romani? Si apriranno per questi nuovi martiri le porte del Paradiso? E Barabba, dov'è Barabba? (A quest'ultima domanda la risposta non è difficile, basta guardarsi intorno).
Tutti scatenati contro Caruso, reo di aver dato degli assassini a Treu e al povero Marco Biagi, ma si sapeva già che Caruso politicamente, e forse non solo politicamente, è una specie di minus habens, uno che apre la bocca e le dà fiato. Invece che con lui bisognerebbe prendersela con chi, conoscendolo, lo ha fatto eleggere deputato, e chi è mai costui? Ma è il rivoluzionario in cachemire, quello che arrivato inopinatamente alla Presidenza della Camera ha detto che avrebbe esercitato l'alta carica in nome degli operai e infatti è per gratificare loro che si è fatto portare in vacanza a Parigi e sul Monte Athos con l'aereo di Stato – a differenza del borghese Sarkozy che è andato in vacanza negli Usa con un volo Air France, pagato di tasca propria – e non se ne vergogna minimamente mentre nella sua megavilla di Massa Martana si bea della lettura del Capitale, che crede sia stato scritto per lui. Tutti contro Caruso, ma perché nessuno presenta il conto a Bertinotti?
Al comando di un Casini determinatissimo ad apparire l'Uomo Senza Macchia e Senza Paura, 120 deputati hanno messo in scena platealmente a Piazza Montecitorio uno sketch di controllo antidroga. Tutti negativi. Peccato che il test ci dica solo che si sono astenuti da stupefacenti negli ultimi due-tre giorni. E allora, a che serve? Dovremo vedere questa inutile (e costosa) pagliacciata ripetersi due volte la settimana? Ma la vera domanda è: quali risultati si sarebbero avuti se si fossero sottoposti a un test di intelligenza invece che ad uno antidroga?
A proposito di due pesi e due misure. Dai banchi del centro destra, dopo l'iscrizione del viceministro Visco nel registro degli indagati per la vicenda Speciale, si sollevano ondate di richieste di dimissioni. Applicando lo stesso metro, quante volte avrebbe dovuto dimettersi Berlusconi nei suoi 6 anni di governo?
"Woodcock mi ha tenuto in galera 60 giorni per invidia, perché sono più bello di lui o guadagno più di lui", ha detto l'intraprendente fotografo di Vallettopoli appena uscito di prigione. Già, ma quanto guadagna questo Corona, tra foto vendute alla luce del sole per farle pubblicare e foto vendute sottobanco per "non" farle pubblicare? Che tipo di contabilità tiene per questi traffici, quanto dichiara al fisco e, soprattutto, perché l'Agenzia delle entrate non ci dice che tipo di indagini ha svolto e conta di svolgere su di lui – così, tanto per non dare l'idea a chi è alle prese con gli studi di settore che un modo di "lavorare" così disinvolto e un denaro così facile siano anche esentasse?
35. Stato della Chiesa, colonia Usa, o che?
Tra le migliaia di romani rimasti imbottigliati nel traffico causato dall'escursione papale a San Giovanni per il Corpus domini, una nostra lettrice ha deciso di sfogare la propria rabbia con una lettera. La pubblichiamo, con il consiglio di non passare oggi o domani per il Centro o magari di restarsene a casa: è il turno dell'Imperatore esercitare la sua sovranità.
Finalmente Prodi tira fuori gli attributi, e in una bella intervista di Massimo Giannini su Repubblica dice chiaro e tondo che o si cambia registro o non è disponibile a farsi cuocere a fuoco lento dal centrodestra mentre il centrosinistra litiga su tutto. Ma riuscirà a mettere fine allo spettacolo folkloristico delle risse tra ministri, con la Turco che annuncia l’invio dei carabinieri nelle scuole per stroncare l’uso delle droghe e Ferrero e la Bonino che si stracciano le vesti scandalizzati, per non parlare del Pecoraro Scanio che muore se non ci comunica tre volte al giorno i suoi geniali pensieri su rifiuti, Tav, Dico? Potranno mai i suoi ministri capire che nel Governo, come in un qualunque consiglio di amministrazione, le discussioni e i contrasti si esprimono nelle riunioni, ma poi si prende una decisione e la si rispetta – oppure ci si dimette? Hanno mai visto questi ministri così loquaci i segretari della Uil contestarsi tra loro, o i segretari della Cgil contestare le dichiarazioni di Epifani?
Mentre trova nuovo alimento il conflitto coniugale in casa Berlusconi ("le ho solo portate a vedere il giardino", si è giustificato lui – "le ha portate a vedere il museo", ha chiosato caustica lei) "è scattata" – riferisce il Corriere – "la ricerca delle cinque nuove «bagatelle» del Cavaliere: tre more, una castana e una rossa. Quest'ultima è la più riconoscibile del gruppo: si tratta di Angela Sozio, protagonista della terza edizione del Grande Fratello, ex opinionista di Buona Domenica a Canale 5". "Opinionista", adesso si chiamano così?
32. Telecom contesa?
Gli americani vogliono comprare Telecom, che abbiano bisogno di una nuova centrale di spionaggio?
31. Mettiamo in piazza tutto?
Abbiamo definito meritorie le inchieste della procura di Potenza, ma è squallido aver lasciato trapelare notizie pecorecce sul portavoce di Prodi (immediatamente rilanciate, guarda caso, dal giornale della famiglia Berlusconi). Tra l'altro – come osserva giustamente Travaglio – l'habitat dell'operazione Mora-Corona è tutto Fininvest: “Mora è di casa a Villa Certosa; è l'«agente» di Emilio Fede e lavora per la De Filippi; Corona agisce per "Chi" e per Costanzo, senza contare che fra i soci ha il figlio di Flavio Carboni (ex socio di Berlusconi)”. E Berlusconi pagò 20 mila euro per ritirare le foto della figlia invece di andare al più vicino Commissariato a denunciare il ricattatore, diiventando così moralmente un suo complice (denunciandolo – come sarebbe stato suo dovere civile – avrebbe interrotto sicuramente la sua attività). Se è proprio scritto che la politica debba diventare una sporca guerra a luci rosse, non sarebbe il caso che, dopo quelli a Sircana, dalla procura di Potenza trapelassero ora i ricatti a carico dei politici del centrodestra?
30. "Vorrei ma non posso" o "potrei ma non voglio"?
Ricchi scemi sono chiamati i presidenti che regalano ingaggi da favola a calciatori spesso rivelatisi bufale, ma almeno questi spendono soldi loro, la Rai – che regala quasi due miliardi di lire ciascuno alla bella Hunziker e alla sua spalla Baudo per aver presentato un festival – spende soldi nostri. Secondo Prodi questi compensi sono esagerati ma “inevitabili”. Ma di inevitabile a questo mondo ci sono solo la morte e le tasse (e pure queste ultime non sempre). E’ proprio vero che la Rai deve seguire passivamente Mediaset nella sua politica di assurdi supercompensi, e viceversa? Non è un gioco a perdere a cui qualcuno “che può” dovrebbe mettere fine? E se sì, questo qualcuno non dovrebbe essere il presidente del consiglio che per ridurre il debito ha messo i ticket sul pronto soccorso?
29. Tagliate, tagliate, qualcosa resterà?
C'era una volta, anzi c'è tuttora nel sito di Palazzo Chigi l'albero del programma: un grande tronco che si allarga in quattro nodosi rami ognuno dei quali si distende in ramificazioni secondarie che si allargano di livello in livello. 56 pagine di un colorato pdf che visualizzano le 281 pagine del programma elettorale. C'è adesso al suo posto, nel programma di Prodi, uno striminzito decalogo, venti righi, un tronchetto senza rami e senza colori. In pochi giorni – taglia qui, taglia là – il baobab è diventato un bonsai. Siamo passati dal massimalismo al minimalismo, dalla grande botte alla barrique. Sarà vero almeno in questo caso che la botte piccola dà il vino buono?
29. To Briatore or not to Briatore?
Cos'è peggio, andare alla festa in Kenia di Briatore, o vergognarsi di esserci andata, negare ed essere sbugiardata dalle foto?
Botta e risposta sul Magazine del Corsera a proposito della partecipazione, invero un po' penosa, di Pecoraro Scanio a una puntata del Bagaglino. Un lettore chiede ad Aldo Grasso “Dopo le critiche ricevute dall'Unità il leader dei Verdi si è difeso spiegando che non disdegna gli spettacoli nazional-popolari e che la sinistra non è solo sofferenza, Lei che ne dice?” e il critico televisivo risponde “A volte ho l'impressione che Pecoraro Scanio sia una figura inventata da Pier Francesco Pingitore, nata e cresciuta nel Salone Margherita. Ma forse mi sbaglio”.
La proposta di Giuliano Amato di varare la riforma elettorale in seno a una convenzione bipartisan è stata giudicata da molti una assurda ripetizione della famigerata Commissione bilaterale, triste esperienza del passato governo di centrosinistra. Chi ha detto che la storia è maestra di vita?
Mentre tutti gli indizi sulla morte di Litvinienko puntano su Mosca, per Scotland Yard “è ancora troppo presto per dire che è stato assassinato”. Forse aspettano una confessione di Putin.
Sul "Giornale" della famiglia Berlusconi un articolo intitolato "Per il governo i contribuenti devono diventare delle spie" illustra l'ennesimo sopruso del Vice ministro Visco, che con la circolare 32 dell'Agenzia delle entrate "ha colpito ancora", "fissando severe sanzioni (da 258 a 2065 euro) per i contribuenti che invieranno all'erario questionari incompleti o inesatti sulle informazioni fiscalmente rilevanti relative a soggetti terzi". E sull'onda di questa notizia sale la protesta del portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti: "Prodi e Visco incitano i cittadini a comportarsi come i capi-caseggiato della Russia sovietica, dove i cittadini erano incoraggiati a denunciare i vicini e perfino i propri parenti". Due piccoli particolari: la circolare 32 disciplina i controlli bancari, e i questionari di cui parla sono quelli inviati ai funzionari di banca e non ai cittadini; le misure di rafforzamento dei controlli illustrate dalla circolare non sono state adottate da Prodi o Visco ma da un certo Tremonti, con la legge 311/2004 (Finanziaria 2005). E' vero che in Forza Italia c'è una portavoce che non sa neppure cos'è la Consob, ma dovrebbe esserci un limite all'ignoranza politica. Almeno una telefonata al Mago Otelma, Bonaiuti l'avrebbe potuta fare. O no?
23. Napoli, che fare?
Napoli sempre più in mano alla criminalità organizzata, che ormai controlla interi quartieri, e sommersa dai rifiuti precipita sempre più al livello di Bombay. Né un ministro dell'Interno come il reverendo Amato (che per combattere il racket della prostituzione invita alla castità e vuole mobilitare i poliziotti per arrestare i clienti) sembra in grado di affrontare questa tragica situazione. Domanda: se oltre a esportare la democrazia in Libano e Afghanistan importassimo un po' di legalità nel Mezzogiorno?
E‘ vero che le intercettazioni abusive sono una pratica inammissibile ma è anche vero che una volta acquisite dai magistrati potrebbero portare alla scoperta di reati anche gravi. Immaginiamo ci fosse la prova di traffici di droga o di armi o (più facilmente) di tangenti date o ricevute: distruggerle non significherebbe lasciare questi delitti impuniti? Il decreto che con singolare accordo dei due schieramenti il governo si è affrettato ad emanare dà adito ad altre perplessità, al momento in cui obbliga i magistrati alla distruzione "immediata" delle intercettazioni. Ma se per ipotesi le Camere negassero la conversione e volessero recuperarle, la cosa sarebbe impossibile perchè sono ormai andate in cenere. Tramite il decreto legge il governo ha messo le Camere di fronte al fatto compiuto, si è appropriato del potere di legiferare espropriandone l'organo legislativo. C’è da domandarsi quanto tutto ciò sia costituzionale.
21. Sacrifici solo per i soliti noti?
L'ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio a quasi un anno dall’ingloriosa uscita di scena dispone di un lussuoso ufficio tutto marmi e stucchi – 200 metri quadrati, due stanze con bagno privato e ascensore personale – e ha conservato macchina di servizio, segretaria e autista. Il tutto assegnato dal folkloristico organismo – il Consiglio superiore – che tuttora sovrintende a molte funzioni della Banca d’Italia (13 membri che con finanza e banche non hanno molto a che vedere ma gli sono grati per averli chiamati a quell’onorifico ruolo; uno, l’editore Laterza, ha ricevuto anche lucrosi incarichi di lavoro). Fazio dispone anche di un’auto con la scorta assegnatagli dal Prefetto di Roma. Cosa ne dice il ministro dell'interno Giuliano Amato? Cosa ne dice la Corte dei Conti? E in totale, quanto costano i fringe benefit assegnati così generosamente a un personaggio sotto inchiesta per gravi reati? L'esigenza di rientro nel debito imporrà, ci dice il governo, sacrifici a molti italiani. E a lui?
In America è sempre più attiva una nuova lobby filo israeliana, quella degli evangelisti. Sono cristiani, ma essendo anche fondamentalisti biblici rispettano alla lettera gli insegnamenti dell´Antico Testamento sul popolo eletto e sulla Terra promessa.
La politica estera di Dio, affermano convinti, vuole che la Palestina sia e rimanga la patria degli Ebrei. Per questo molti di loro si sono trasferiti a Washington per premere su Bush affinché in ossequio alla Bibbia sostenga fino in fondo la causa di Israele.
Speriamo non lo convincano anche a decretare che il sole gira attorno alla terra.
Fazio, si apprende dall’Espresso n. 29, quasi un anno dopo l’ingloriosa uscita di scena ha a disposizione un lussuoso ufficio tutto marmi e stucchi a Villa Huffer (praticamente una dependance di Palazzo Koch, nella stessa via Nazionale) allestito appositamente per lui: 200 metri quadrati con bagno privato e ascensore personale. L'ex governatore ha anche conservato la macchina di servizio, la segretaria e l'autista della banca d’Italia. Il tutto in base a una delibera approvata alla fine di dicembre '05, poco dopo le dimissioni, dal Consiglio superiore della Banca d’Italia: 13 personaggi che con la finanza e le banche non hanno molto a che vedere ma che gli sono riconoscenti per averli chiamati a quell’onorifico incarico. Uno, l’editore Laterza, gli sarà anche riconoscente per avergli affidato lucrose commesse (quando si dice il conflitto di interessi). Il grand'uomo (il banchiere che tutto il mondo ci invidia, come diceva il senatore Grillo) dispone anche di un’auto di scorta assegnatagli dal Prefetto di Roma. Possibile che tutto questo lo dobbiamo pagare noi?
Se Caligola fece senatore un cavallo, perchè Berlusconi non avrebbe dovuto poter fare vice presidente del Senato Calderoli?
17. Zidane al top, e adesso?
La superlativa prova dei bleus contro il Brasile ha rilanciato il dubbio – da chi far marcare Zidane in caso di confronto Italia/Francia – che già a suo tempo costrinse il povero Dino Zoff a dimettersi da Commissario tecnico dopo le accuse di Berlusconi di non aver saputo controllare l'asso francese. Sembra che adesso l'ex premier abbia già tracciato l'identikit del personaggio ideale: uno che sa picchiare ma anche prenderle, robusto ma elegante e intelligente, soprattutto intelligente. Scartato Bondi solo Borghezio, secondo Berlusconi, risponderebbe in pieno a questi requisiti. Lippi forse sarebbe anche d'accordo, ma che ne dirà Blatter?
Bossi, Bosio, Borghezio e Calderoli hanno annunciato la loro intenzione, dopo il no ai referendum aggravato dalla concomitante vittoria dell'Italia, di trasferirsi in Svizzera. E' una promessa o una minaccia?
Donne in politica, è scontro. Katia Bellillo dissente dalle quote rosa e si scaglia contro le femministe: "sono violente, o la pensi come loro o sei contro di loro. Io invece rivendico il mio essere donna anche nella felicità di sostenere dieci sguardi insistenti sul mio corpo. Ma ora gli uomini li abbiamo ridotti che manco ti guardano… Sono terrorizzati"
Domanda: è proprio sicura, Bellilllo, che l'assenza di sguardi maschili suo suo corpo dipende da questo fattore?
14. Tribunali in crisi?
Fantastica performance della giustizia italiana: la Cassazione ha annullato per vizi procedurali la sentenza che aveva condannato lo Stato a risarcire le vittime di un processo durato troppo a lungo. Si ricomincia così da capo con un nuovo processo che si concluderà dopo altri dieci anni costringendo le vittime ad attivare un terzo processo per chiedere i danni per le lungaggini del secondo, terzo processo che durerà a sua volta dieci anni obbligando le vittime ad attivare un quarto processo e così via cantando, anzi processando. Nello stesso giorno si è avuto notizia che i magistrati, irritati per il fatto che il governo vuole procedere all’annullamento delle pseudo riforme della giustizia fatte dal governo Berlusconi tramite una legge ordinaria invece che con un decreto legge, hanno minacciato lo sciopero bianco. Ci limiteremo a fare lo stretto indispensabile, hanno detto, paralizzando i tribunali. Domanda: perché, fino a ora che hanno fatto?
In occasione dell’Assemblea dei partecipanti della Banca d’Italia si era temuto, per un momento, che il plurindagato ex-governatore Fazio potesse avere la spudoratezza di presentarsi alla cerimonia imbarazzando un po’ tutti. Cacciarlo o farlo sedere? E dove? Vicino a chi? Per fortuna Fazio “ti bacerei in fronte”, il Governatore che accettava regali milionari dai banchieri che avrebbe dovuto controllare e li faceva entrare di nascosto a palazzo Koch per inciuciare con loro, non è arrivato a tanto. Mentre Draghi officiava per la prima volta il rito del 31 maggio Fazio, si è appreso dalle cronache, si stava recando, “con le sue due auto di scorta”, a una Basilica romana per la funzione. Domande: da chi è fatta questa scorta così spropositata – addirittura due auto – dalla polizia di Stato o da quella privata? Chi l’ha autorizzata: il questore di Roma o il nuovo governatore? E per quanto tempo il contribuente italiano dovrà pagare questi lussi, inappropriati per qualunque ex governatore ma ancora più fuori luogo per una persona dimessa con disonore dal suo incarico?
La banchetta leghista in stato prefallimentare Credieuronord (quella che il duo Fiorani-Fazio si era impegnato a salvare guadagnandosi in cambio la protezione politica della Lega) ha riciclato denaro. Lo ha accertato una sentenza del Tribunale fallimentare di Milano, che ha condannato a 3 anni l’ex direttore generale Giancarlo Conti per riciclaggio di 13 milioni di euro rubati (Corriere, 30 maggio 06). E’ il caso di chiedersi, Roma ladrona o Lega ladrona?
8. Deputati leghisti "scambisti". Roma ladrona?
Niente male per gente piovuta nella capitale per fare i moralizzatori. E’ il caso di domandarsi: Roma ladrona o ladroni a Roma? (3.12.05)
7. Ancora ingarbugliata la storia del sequestro dei compensi a Maradona ex-ballerino Rai
Nella questione si è inserito come avvocato d'ufficio l'autorevole fiscalista Viktor Ukmar, che con zelo degno di miglior causa si è dichiarato pronto ad assumere la difesa del calciatore-ballerino, a suo dire una specie di perseguitato (?) dal fisco italiano. Non si è appreso, però, se l'Agenzia sia poi riuscita a sequestrare almeno la prima tranche di compenso Rai – e, in caso negativo, perchè.
Frattanto l'ex campione non può occuparsi di simili quisquilie perchè troppo impegnato a capitanare, su richiesta dell'amico Fidel, marce di protesta contro Bush. Domanda: per caso il fisco americano, notoriamente più attrezzato del nostro, fosse riuscito a fargli pagare qualche dollaro di tasse? (9.11.05)
E' ufficiale: la Tv di Stato si appresta a pagare 30.000 euro a puntata a Maradona per la sua partecipazione come ballerino allo show abbinato alla Lotteria Italia: compenso meritato perchè – assicura il suo portavoce – “Diego ha il ballo nel sangue”.
Meno male, meglio il ballo della coca. In totale sarà una bella cifra, quasi mezzo milione di euro provenienti dai nostri abbonamenti Rai, quella che finirà nelle tasche dell'ex campione. Domanda: riuscirà il nostro fisco ad approfittare dell'occasione per incassare finalmente i vecchi crediti maturati nei suoi confronti (per un totale, sembra, di quasi 16 milioni di euro), o si ripeterà la farsa di quando gli esattori napoletani, incaricati di recapitare alla villa di Maradona le cartelle di pagamento, tornavano in ufficio a mani vuote dichiarandolo “soggetto introvabile”? (23.9.05)
2- I "misteri" di Giovannone l'importatore
Secondo la stampa l'imprenditore romano Luca Giovannone, mancato acquirente del Torino Calcio, si sarebbe arricchito "importando infermieri dall'Est Europa". Tre domande: 1. possibile che quest'attività (vietata fino a poco tempo addietro) renda così tanto? 2. quanti infermieri questo intraprendente uomo d'affari (indicato come vicino ad AN) deve avere inserito negli ospedali laziali sotto la gestione Storace? 3. quanto dichiara al fisco il sig. Giovannone? (21.9.05)
A tutti è nota la situazione di Scampia, città nella città, universo parallelo. Ma non tutti sanno o ricordano che a Gela si compiono mediamente 280 attentati l'anno, molti dei quali ad opera di baby-killer sfuggiti all'obbligo scolastico. In Calabria il presidente della Confindustria ha scritto a Ciampi chiedendo l'intervento dell'esercito "perchè la Calabria è già militarizzata dai boss della 'ndrangheta: sono loro i veri padroni del territorio". La conferma arriva dallo stesso procuratore naziionale antimafia Pierluigi Vigna, secondo il quale "oggi la mafia esercita ed espande il controllo del territorio con la conquista di posizioni economiche dominanti o addirittura monopolistiche… dalla mafia un vero attentato alla Costituzione".
Due domande: 1. Il sempre più invadente Cardinal Ruini non si potrebbe occupare un po' di "questi" attentati alla nostra Costituzione, anzichè di quelli rappresentati dagli innocui Pacs degli omosessuali – i quali non estorcono, non corrompono, non uccidono? 2. Mentre stiamo esportando la democrazia in Iraq, si potrebbe esportare un po’ di legalità nel Mezzogiorno? (15.9.05)