Inaugurata lo scorso 11 febbraio, Roma riparte con la mostra 06 al Contemporary Cluster di Palazzo Cavallerini fino al prossimo 30 marzo.
La mostra realizzata da Giacomo Guidi apre le porte ad un riavvio, si spera sempre più costante, delle attività artistiche cittadine. Il progetto dal titolo 06 riunisce le opere di sei dei maggiori esponenti della urban art capitolina: sei nomi che molti di voi conosceranno e che rappresentano le ispirazioni più contemporanee dell’arte. Diamond, omino71, Mr. Klevra, Lucamaleonte, Solo e Gemello sono i protagonisti di un’esposizione capace di portare, ancora una volta ed in modo sempre più convincente l’arte di strada all’interno di uno spazio chiuso. Forte di un respiro internazionale, con un ben collaudato dialogo tra settori artistici diversi, il Contemporary Cluster si propone quale spazio perfetto per una mostra che vuole raccontare il mondo degli street artists, le ispirazioni che li contraddistinguono, le tecniche e gli studi di ciascuno.
Gemello: colori accesi in una miscellanea di personaggi che si compongono, sinuosi e vitali. Già membro del collettivo TruceKlan, oltre la musica Gemello fa dell’arte figurativa, studiata all’Accademia di Belle Arti, l’espressione massima forse dei propri moti espressivi.
Affiancati in una delle due grandi sale al piano superiore, i lavori di Diamond (già incontrato anni fa in occasione della mostra Cross the Street al MACRO) e Solo. Ispirazioni floreali e donne bellissime da un lato, super eroi dall’altro, i due artisti sembrano perfettamente coesi, pur con le proprie diverse ispirazioni artistiche.
Mr. Klevra con il forte link all’arte medievale, omino71 tra icone pop e persone comuni, Lucamaleonte ed il suo mondo simbolico.
06 sembra ridare respiro all’arte contemporanea urbana. Si torna ad osservare la spinta creativa di questi artisti che ormai riescono, in completa armonia, a passare dalla strada al museo. A quelli che si domandano se sia giusto esportare l’arte urbana dagli spazi esterni, fruibili a qualsiasi passante, ad un luogo deputato, non resta che rispondere che sì, è possibile. Il Contemporary Cluster dal canto suo fa un lavoro egregio, portando un’esibizione ad ingresso gratuito all’attenzione del pubblico romano, in un modo diretto e per nulla settoriale. Così l’arte diventa davvero di tutti: non un mondo chiuso ai pochi del settore, ma piuttosto l’incontro tra personalità diverse in grado di potersi incontrare e confrontarsi con persone che dell’arte vogliono fruire. La bellezza del progetto dunque arriva oltre che dai lavori degli artisti ospiti della collettiva, decisamente anche da chi questo evento lo ha costruito.
Da vedere.
foto ©Francesca Suplina