Fino al 6 maggio la mostra promossa dal Museo Nazionale Romano con Electa e ideata da Triennale Design Museum di Milano e Fornasetti.
“Come potevo dire i miei racconti rendendo anche utile l’oggetto su cui li raccontavo?” questo si domandava Piero Fornasetti, artista, creativo, designer del ‘900, realizzatore di migliaia di oggetti. Milanese doc classe 1913, nato da una famiglia borghese, dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera dedica la sua vita alla realizzazione artistica muovendosi dapprima per prorpio conto e poi prendendo la guida dell’Atelier di famiglia che passerà poi al figlio Barnaba: “Giocolieri, soli, mazzi di carte, libri, palazzi, civette sono solo alcuni dei personaggi che popolano questo mondo fatto di umorismo, nostalgia, metafore e allusioni” si legge.
In occasione dei vent’anni dell’apertura al pubblico, è il ’97 quando Palazzo Altemps diviene Museo Nazionale Romano, la storica residenza di alcune delle maggiori famiglie aristocratiche ospita fino a maggio la mostra Citazioni pratiche, un percorso espositivo che è una vera e propria commistione di generi, dove il classico della scultura dialoga con l’arte contemporanea di un artista poliedrico e innovativo come Piero Fornasetti. Così gli ottocento pezzi esposti vengono scoperti lentamente da un visitatore lasciato libero di muoversi tra le sale del Palazzo: non un percorso guidato dunque a costruire la mostra, ma una scelta di completa libertà di fruizione con cui soffermarsi, imbattersi, accogliere quasi per caso l’opera di Fornasetti nello stretto rapporto con l’arte antica.
Dall’incipit en plein air della mostra nell’imperdibile cortile alle sale interne del palazzo, non si può rimanere colpiti dalla stretta serrata tra l’opera di ricerca innovativa di Fornasetti, padre e flglio, e il rispetto profondo dell’estetica classica “l’idea del disegno è greca, e l’architettura greca è fatta di matematica, e la matematica è disegno”. Una spirale virtuosa di precisione, esattezza, osservanza delle regole che dimostra il rigore imprenscindibile con cui dover realizzare anche un oggetto d’arte, laddove le proporzioni tecniche, in sintonia con il pathos artistico, realizzano la cifra della bellezza e della perfezione.
In Citazioni pratiche nulla è scontato e anzi ciascuno può creare un percorso secondo il proprio sentire. E’ così che ci lascia travolgere dai diversi spazi, passando dalla sala di Afrodite Cnidia con i paraventi alla maestosa sala con il suicidio di Galata, dalle sale Ares Ludovisi e Mattei con l’esposizione dei piatti decorati e rotti, fino alle stanze preziosamente arredate tra tavoli, sopramobili, specchi, divani. Bello l’incontro tra i gatti in ceramica pigramente adagiati sui resti di antiche mura romane “mio padre sosteneva che i gatti vaganti tra le vestigia di Roma sono ormai parte integrante del paesaggio” racconta Barbaba Fornsetti, figlio, Direttore Artistico dell’Atelier e ideatore dell’allestimento.
“Uno scambio a tratti spiazzante e irriverente, colto e sapiente” come si legge, un non luogo e un non tempo in cui qualcosa di tanto lontano e se vogliamo estraneo diviene energico ed armonioso. L’arte contemporanea sublima così l’antica, la esalta, ne fa ispirazione e godimento.