di Marco Bombagi
La dignità della persona come valore artistico, oltre i pregiudizi e le barriere imposte dal destino e dal mondo. L’opera/progetto dell’artista brasiliano César Meneghetti dal titolo I\O_ IO È UN ALTRO, in mostra a Roma presso il MAXXI, Museo Nazionale delle arti del XXI secolo, dal 20 novembre al 17 gennaio 2016, offre una chiave di lettura inusuale per un mondo di confine tradizionalmente inaccessibile a molti, quello delle disabilità.
Un linguaggio diverso per un’idea, curata da Simonetta Lux e nata nei Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio, che si concretizza grazie all’intensa sinergia tra l’artista e le singole persone coinvolte direttamente. Opere grazie alle quali i più diffusi pregiudizi vengono scalzati con risultati che sorprendono solo chi si ferma alla superficie dell’uomo: al di là della menomazione, infatti, si rivela una capacità immensa di immaginare, percepire, pensare, raffigurare la realtà.
“Fare una ricerca artistica sulla normalità e sulla verità insieme a persone disabili mi è sembrato un campo di lavoro perfetto per me”, racconta Meneghetti. “La cosa che mi premeva di più era cercare nuovi punti di vista, forse nuove riflessioni che noi pseudo normali non riusciamo più a vedere”.
Attraverso l’arte, così, si riesce a cogliere la vera essenza di una persona spezzando le catene dell’emarginazione, mutando il proprio sguardo su un mondo tenuto celato dai luoghi comuni fabbricati dalla normalità.