COSE DA NON CREDERE. DELUSIONE ALLA SALA OVALE
(16.6.09) Un Berlusconi disilluso è quello che fa ritorno in Italia dopo il blitz alla Casa Bianca. Aveva promesso a Obama di aumentare di 500 unità il contingente italiano in Afghanistan a una precisa condizione: il Presidente Usa avrebbe dovuto radunare nella Sala Ovale – meglio denominata "Sala Orale" – le duecento stagiste in servizio presso la Casa Bianca, lasciandolo solo con loro per quaranta minuti. Nel corso dei quali il nostro Presidente si sarebbe impegnato a surclassare il vecchio record di Clinton. Il furbo americano ha finto di acconsentire ma poi si è limitato a fargli trovare nella sala la speaker del Congresso Nancy Pelosi, spiegandogli che aveva fatto confusione sui suoi gusti. "E poi – gli ha detto – è una Paisà". Disgustato Papi ha chiamato subito i comandanti della sua flotta di Stato ("Air ForceOne, Two, Three, Four, Five") sovraccarica di veline e di cantanti melodici allievi di Apicella e ha fatto ritorno a Ciampino. Sembra che per consolarsi abbia fatto stipulare al fedele Letta un trattato con Gheddafi per avere in leasing due battaglioni delle sue Amazzoni. In cambio l'Italia dovrà mandare al leader libico 750 miliardi di euro e la Basilica di Massenzio.
(16.6.09) Un Berlusconi disilluso è quello che fa ritorno in Italia dopo il blitz alla Casa Bianca. Aveva promesso a Obama di aumentare di 500 unità il contingente italiano in Afghanistan a una precisa condizione: il Presidente Usa avrebbe dovuto radunare nella Sala Ovale – meglio denominata "Sala Orale" – le duecento stagiste in servizio presso la Casa Bianca, lasciandolo solo con loro per quaranta minuti. Nel corso dei quali il nostro Presidente si sarebbe impegnato a surclassare il vecchio record di Clinton. Il furbo americano ha finto di acconsentire ma poi si è limitato a fargli trovare nella sala la speaker del Congresso Nancy Pelosi, spiegandogli che aveva fatto confusione sui suoi gusti. "E poi – gli ha detto – è una Paisà". Disgustato Papi ha chiamato subito i comandanti della sua flotta di Stato ("Air ForceOne, Two, Three, Four, Five") sovraccarica di veline e di cantanti melodici allievi di Apicella e ha fatto ritorno a Ciampino. Sembra che per consolarsi abbia fatto stipulare al fedele Letta un trattato con Gheddafi per avere in leasing due battaglioni delle sue Amazzoni. In cambio l'Italia dovrà mandare al leader libico 750 miliardi di euro e la Basilica di Massenzio.