COSE DA NON CREDERE, LA POLITIQUE DANS LE BOUDOIR
(4.5.09) Adesso che la signora Lario ha seguito, certo senza averlo letto, il nostro consiglio di chiedere al marito il divorzio perché sarebbe stato più dignitoso che continuare ad attaccarlo tramite comunicati stampa, le consigliamo di stare attenta perché quello che lei chiama “l'Imperatore” tenterà di distruggerla con tutti i mezzi – e sono tanti – a sua disposizione. Se gli zelanti fiancheggiatori di “Libero” hanno pubblicato sue foto in topless il giorno dopo che aveva attaccato le scelte “velinare” – in politica elettorale e non solo – del marito, immaginiamoci cosa succederà quando i contrasti coniugali diverranno scontro giudiziario. Oltre che di un ottimo avvocato la signora Lario farebbe bene a munirsi di un buon ufficio stampa e, perché no, di qualche robusta guardia del corpo. Si sta probabilmente per aprire uno scontro in Tribunale e fuori che dividerà l'Italia più di quanto non abbiano mai fatto le rivalità nei derby di calcio o i processi tipo Cogne. Anche se tutto sommato chi ha più interesse ad ammorbidirlo è proprio il Cavaliere, che ne pagherebbe le ripercussioni anche sul piano politico. Una separazione scandalosa, condita da gravi accuse di immoralità, sicuramente gioverà all'Udc, che nonostante le disinvolte divagazioni matrimoniali del suo leader ha sempre la presunzione di impersonare i sacri valori cattolici della moralità coniugale. Aumenterà il potere contrattuale degli alleati. Darà una mano alla moribonda sinistra. Azzardiamo un pronostico: per “Papy”, che aveva affrontato il terremoto in Abruzzo con il piglio di Napoleone ad Austerlitz l'incauto blitz napoletano al compleanno della vezzosa Noemi avrà l'effetto di una Waterloo. Forse non un crollo tipo Muro di Berlino ma comunque il punto discendente della sua parabola. Dopodiché arriverà inesorabile una dorata Sant'Elena. Sarà così? Scopriremo presto se il nostro è solo wishful thinking.