COSE DA NON CREDERE, LE IMMAGINI “DEGRADATE” (LE IMMAGINI…)
Approvata in via definitiva dal Senato, riferiscono zeusnews e la rivista di diritto dell'informatica Interlex, la legge che trasforma la Siae in ente pubblico economico e vieta la pubblicazione di immagini sul web se non in bassa risoluzione. Evidentemente convinta dalla ricca lobby del carrozzone Siae e delle major discografiche e cinematografiche, la nostra classe politica ha pensato bene di censurare la rete stabilendo che "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro". Da questa tortuosa dizione sembrerebbe che la pubblicazione su Internet di immagini e musiche a titolo gratuito (cioè, si direbbe, senza pagare diritti d'autore qualora sussistano) sia consentita alla triplice condizione: 1. che le immagini e le musiche siano "a bassa risoluzione" o "degradate"; 2. che le immagini siano pubblicate a scopo didattico e scientifico (esclusi, quindi, gli scopi informativi); 3. che la pubblicazione non avvenga a scopo di lucro. Circa metà di You tube, per limitarci a questo sito, rischierebbe di trovarsi così fuori legge. A quali scopi “scientifici” o “didattici” possano poi servire immagini di bassa qualità, ce lo dovrebbero spiegare i nostri legislatori. C'è un'espressione sola che sembra usata correttamente in questa legge, ed è la parola "degradate". Proprio in sintonia con le condizioni in cui questa classe politica ha ridotto il nostro paese.
Per chi interessa riportiamo il testo della legge, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Approvata in via definitiva dal Senato, riferiscono zeusnews e la rivista di diritto dell'informatica Interlex, la legge che trasforma la Siae in ente pubblico economico e vieta la pubblicazione di immagini sul web se non in bassa risoluzione. Evidentemente convinta dalla ricca lobby del carrozzone Siae e delle major discografiche e cinematografiche, la nostra classe politica ha pensato bene di censurare la rete stabilendo che "È consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro". Da questa tortuosa dizione sembrerebbe che la pubblicazione su Internet di immagini e musiche a titolo gratuito (cioè, si direbbe, senza pagare diritti d'autore qualora sussistano) sia consentita alla triplice condizione: 1. che le immagini e le musiche siano "a bassa risoluzione" o "degradate"; 2. che le immagini siano pubblicate a scopo didattico e scientifico (esclusi, quindi, gli scopi informativi); 3. che la pubblicazione non avvenga a scopo di lucro. Circa metà di You tube, per limitarci a questo sito, rischierebbe di trovarsi così fuori legge. A quali scopi “scientifici” o “didattici” possano poi servire immagini di bassa qualità, ce lo dovrebbero spiegare i nostri legislatori. C'è un'espressione sola che sembra usata correttamente in questa legge, ed è la parola "degradate". Proprio in sintonia con le condizioni in cui questa classe politica ha ridotto il nostro paese.
Per chi interessa riportiamo il testo della legge, in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.