DOMANDE SENZA RISPOSTA. MA GLI ALLENATORI SE NE VANNO?
(1.8.09) Adesso che sta per ricominciare il campionato vorremmo chiedere a chi di calcio se ne intende più di noi: gli allenatori, durante le partite, se ne vanno? Il dubbio ci è venuto vedendo quante volte durante una telecronaca – praticamente dopo ogni azione – il regista sposta le camere sull'allenatore di turno, come per rassicurarci: no, è ancora lì, che mastica gomma. Se poi l'allenatore è Mourinho, spesso anche “durante” un'azione il regista – chissà, forse innamorato – indugia per interi secondi, un tempo televisivo interminabile, sul suo fascinoso profilo. Mentre intanto il gioco si sta sviluppando, ma a chi può interessare il gioco quando c'è da guardare Mourinho? E quando non sono le telecamere sono i cronisti specializzati a spiare ogni mossa dei due strateghi contrapposti. La Roma perde tre a zero con la Samp, e il telecronista preoccupato domanda: Ma Spalletti, Spalletti cosa fa? E' nervoso, ci informa il solerte osservatore della panchina. E Mazzarri? Mazzarri ha sorriso, ci fa sapere l'altro. Queste sì che sono notizie. E che innovazione, in nessun altro sport, di squadra o individuale, capita di vedere la diretta sospesa per inquadrare i trainer. Immaginiamo il fascino della formula uno con le zumate sui box e in tribuna: Raikkonen è in testa, che fa Montezemolo? E Castagnetti, perché nessuno ci dice cosa fa Castagnetti mentre la Pellegrini batte i record? Non parliamo poi degli sproloqui del commentatore di turno, che forse per giustificare le sue laute parcelle (a proposito, sarebbe interessante se la Rai, con un po' di rispetto della trasparenza, ci facesse sapere quanta parte del nostro canone se ne va per compensare costoro) straparla, sovrapponendosi al cronista, dall'inizio alla fine. Ma perché non ci lasciano ogni tanto guardare le partite un po' tranquilli? Queste ormai non sono più telecronache ma telecommenti, o meglio telecazzeggi. Peggio riesce a fare solo la Domenica sportiva, in cui sono capaci di fare salotto per un'ora parlando del dopopartita della partita del giorno, mentre intanto la gente vorrebbe magari conoscere i risultati della giornata o sapere, che so io, se Valentino Rossi ha vinto il GP. Ma no, bisogna ascoltarli discutere fino alla nausea se Ancelotti ha fatto bene a togliere Ronaldinho al trentesimo del secondo tempo. Domande: ma questo è giornalismo? E costoro si chiamano giornalisti?