Dalla Francia all’Italia, ecco la commedia di questo inverno
Avete presente quella sensazione unica e indescrivibile che si prova nell’attesa di potersi godere il tanto desiderato momento tutto per sé? Quelle giornate in cui cercate di ritagliarvi un attimo in cui potervi dedicare a qualcosa che amate, ma che per qualche ragione non riuscite ad afferrare? Quell’istante in cui sperate davvero di potervi gustare Un’ora di tranquillità?
Arriva alla Sala Umberto fino al 17 dicembre il grande successo della commedia francese di Florian Zeller, diretta e interpretata dal sempre convincente Massimo Ghini in compagnia di Claudio Bigagli, Massimo Ciavarro, Alessandro Giuggioli, Galatea Ranzi, Luca Scapparone e Marta Zoffoli.
Michel rientra a casa fiero e soddisfatto per aver trovato un vecchio vinile di jazz che tanto cercava: suo unico obiettivo concedersi un po’ di tempo per poterlo ascoltare… Se solo gli fosse possibile. Da quel momento però la casa diventa un turbine di fastidiose interruzioni, la moglie che rivela un vecchio amore forse tornato, il figlio incomprensibile musicista realizzatore più che altro di “rumori”, l’operaio che non fa che passeggiare da un lato all’altro della casa.
“Una intelaiatura da farsa, composta e sviluppata con eleganza che, non disdegna la memoria geometrica di tanta commedia francese cinica e moderna che, ancora continua ad essere fonte di ispirazione per molti film” afferma Massimo Ghini, ed in effetti l’opera a cui si assiste è l’immagine di un meccanismo perfetto con cui appassionarsi alla vicenda e lasciarsi rapire dalla situazione talvolta in stile sit-com che strappa più di una risata. Un lavoro ben costruito che non lascia spazio all’improvvisazione, tutto funziona come in un raccordo che fa sì che ogni elemento sia da apripista all’altro.
Divertente, allegro e scorrevolissimo, pieno di colpi di scena e di piccoli sotterfugi che qua e là vengono raccontati, Un’ora di tranquillità è uno spettacolo dall’allestimento classico pieno di brio e leggerezza. Una di quelle commedie in cui davvero non si resiste, si ride e ci si diverte nell’avvicendarsi di situazioni, ci si appassiona a questa disperata ricerca di un breve momento tutto per il solo Michel costretto invece a lottare continuamente tra i tanti altri personaggi in scena, scontrandosi anche con gli usi e la morale comune. Bello e tagliente, con la giusta capacità di ironizzare su quello che siamo.