“Io sono stato Califano subito, non ho bisogno di morire per diventare leggenda”
Solo domani 30 settembre il Teatro Sala Umberto si farà palcoscenico di un racconto imperdibile su un uomo, un autore, che ha fatto grande Roma e la romanità. Fabio Cursio Giacobbe con Carla Bavaro (voce) e Marco Contardi (pianoforte), diretti da Pietro Genuardi, gli interpreti di Un bastardo venuto dal Sud – Franco Califano.
Classe 1938, nato a Tripoli, Franco Califano ha tratteggiato nei lunghi anni della sua attività le debolezze e le meraviglie della vita di noi tutti e certamente delle sue in primis, facendosi specchio delle emozioni. Un uomo che ha vissuto sempre al massimo, che ha dato tutto, ha avuto e ha perso tanto, che non si è lasciato abbattere ma ha invece costantemente seguito il suo sentire, senza timori di sorta. Un uomo che è riuscito a rialzarsi ogni volta con forza.
Uno spettacolo di “musica e prosa di un cantastorie di strada”, di quell’uomo che ha segnato i tempi della musica italiana scrivendo vere e proprie poesie regalate ad alcuni dei più grandi interpreti contemporanei: da Minuetto per Mia Martina, una canzone che ancora oggi fa venire i brividi, a La musica è finita per Ornella Vanoni, da Un grande amore e niente più per Peppino di Capri all’intero album di Mina Amanti di valore fino alla nota Tutto il resto è noia, manifesto di un vivere quotidiano fatto di entusiasmi e di facili crolli che uniscono un po’ tutti.
Autore, poeta, cantante, produttore Franco Califano torna per una sera a vivere nei ricordi di chi l’ha conosciuto o di chi l’ha scoperto col tempo, lasciandosi ammaliare dalla bellezza dei suoi testi. E Fabio Cursio Giacobbe lo racconta come fosse un amico, rendendo omaggio all’estro creativo, alla passione, alla grinta di chi non si è mai fatto sopraffare, di chi “ha bevuto la vita tutta d’un sorso”!