Il tesoro di uno dei più importanti collezionisti contemporanei brilla nelle sale della celebre galleria settecentesca di Via della Lungara. Il 23 ottobre presso le Gallerie Nazionali di arte antica, nella sede di Galleria Corsini, si è tenuta l’anteprima stampa della mostra, aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2020, “L’enigma del reale. Ritratti e nature morte dalla collezione Poletti e dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini”.
Alcune delle opere in mostra alla Galleria Corsini in occasione della mostra, inaugurata il 23 ottobre e aperta al pubblico fino al 2 febbraio 2020, “L’enigma del reale. Ritratti e nature morte dalla collezione Poletti e dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini”, a cura di Paola Nicita.
Raccontare la passione di un collezionista, analizzando al contempo la categoria culturale del collezionismo, ponendo a confronto diverse raccolte. Questa la sfida nell’organizzare “L’enigma del Reale. Ritratti e nature morte dalla collezione Poletti e dalle Gallerie Nazionali Barberini Corsini”. Una mostra curata da Paola Nicita e aperta al pubblico dal 24 ottobre al 2 febbraio 2020 presso la Galleria Corsini, sede delle Gallerie Nazionali d’arte antica assieme a Palazzo Barberini.
Le più significative Nature morte della collezione di Ruggero Poletti, per tutti Geo, storico dell’arte, pittore e collezionista, sono esposte per la prima volta a Roma. Altri quattro dipinti della stessa raccolta vengono messi a confronto con alcune opere delle Gallerie Nazionali e con un’opera proveniente dal Museo nazionale di Varsavia. La finalità è quella di sondare legami e similitudini. I 28 capolavori in mostra “sono accomunati dall’adesione alla Pittura della Realtà e al naturalismo caravaggesco“, recita la nota stampa dell’evento.
Il viaggio tra i dipinti appartenenti alla collezione Poletti inizia dal Democrito di Ribera, con il suo sorriso illuminato, e prosegue con la travolgente Sensualità della Maddalena penitente, malinconica e assorta. Fino al Bacco e il Fauno, posta a confronto con il Fauno con uva e flauto delle Gallerie Barberini Corsini. E poi la “Sala blu” dominata dalle nature morte, esposte senza cornice come desiderava il collezionista milanese. Animali vivi e morti compaiono accanto a frutti e vegetali mentre i profili emergono dall’ombra accarezzati dalla luce.
Il percorso si chiude nella “Saletta” con le tre incredibili versioni del Pescivendolo che sventra una rana pescatrice. Quella delle Gallerie Nazionali è opera di un pittore napoletano del XVII secolo. Le altre due, Poletti e Museo nazionale di Varsavia, derivano dallo stesso ambito culturale. Suggestiva l’ipotesi sull’identità del misterioso pescivendolo, rappresentato stranamente nobilitato in un ritratto “all’eroica”.