I capolavori invisibili risplendono nel Palazzo imperiale

I capolavori invisibili risplendono nel Palazzo imperiale

Lo scrigno barocco di Palazzo Bonaparte apre per la prima volta le proprie porte al pubblico con una mostra evento unica per Roma. L’edificio, abbellito magnificamente con affreschi, mosaici e statue da Maria Letizia Ramolino Bonaparte, madre di Napoleone, è stato sempre utilizzato privatamente. Fino all’inaugurazione della mostra “Impressionisti segreti”, aperta al pubblico dal 6 ottobre 2019 all’8 marzo 2020. Un nuovo tesoro di cultura per la Città Eterna.

Alcuni dei capolavori in mostra a Palazzo Bonaparte fino all’8 marzo 2020 in occasione della mostra “Impressionisti segreti”, a cura di due esperte di fama internazionale come Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, primo sostenitore degli impressionisti (Foto ufficio stampa Arthemisia Group).

Un palazzo che costituisce di per sè un tesoro d’arte, storia e cultura si apre al pubblico per la prima volta rivelando la propria bellezza. Ciò che fino a poco tempo fa era chiuso allo sguardo dei visitatori oggi si rivela ospitando capolavori d’arte universale altrettanto invisibili, in quanto custoditi gelosamente nelle più importanti collezioni d’arte private del mondo. Un luogo magnifico e segreto, quindi, si dona agli occhi di chi ama l’arte assieme a quadri immortali concessi eccezionalmente.

Dal 6 ottobre 2019 all’8 marzo 2020 Palazzo Bonaparte, tesoro barocco che prende il nome da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che vi abitò fino al 1836 , si anima con la mostra sugli “Impressionisti Segreti”. Evento realizzato e organizzato dal Gruppo Arthemisia, in partnership con Generali Italia, e curato da due grandi esperte come Marianne Mathieu, direttrice scientifica del Musée Marmottan Monet di Parigi, sede delle più ricche collezioni al mondo di Claude Monet, e Claire Durand-Ruel, discendente di Paul Durand-Ruel, primo sostenitore degli impressionisti.

Il viaggio del visitatore si snoda attraverso le sale del piano nobile arricchite da cinquanta opere dei grandi artisti dell’Impressionismo. Da Monet a Renoir e Cézanne, fino a Pissarro, Gauguin e tanti altri. Un’occasione per contemplare paesaggi sognanti accanto a ritratti espressivi e seducenti, ma anche malinconici e misteriosi. La vita colta nell’attimo in cui essa si dispiega. Tradotta con l’aiuto della luce e dei colori che plasmano le forme. Si riesce a cogliere così il vento che soffia tra gli alberi, facendo danzare l’erba. Il freddo pungente o il calore del sole. Senza lasciarsi sfuggire la poesia di uno sguardo o lo struggimento di un’anima immersa nei propri pensieri.

Il centro della Capitale si fregia di un’ulteriore meraviglia. Di fronte al Vittoriano e al Campidoglio, accanto a Palazzo Venezia sede dell’omonimo museo, diviene fruibile anche Palazzo Bonaparte. Secoli di storia e cultura si tengono per mano.

About Marco Bombagi

Laurea Magistrale in Scienze Politiche con indirizzo sociale e del lavoro conseguita nel giugno 2006. Praticante giornalista presso "Lumsa News" ( scuola di giornalismo dell'università Lumsa) da ottobre 2007 a ottobre 2009. Giornalista professionista dal 19 gennaio 2010. Autore del romanzo "La Valle di Erec" edito da Progetto Cultura