Secoli bui a chi? Un atipico e interessante connubio teatrale tra cultura umanistica e scientifica immerge il pubblico nell’immensa eredità dell’Età di Mezzo. Il 19 novembre Elio Crifò e il professor Piergiorgio Odifreddi trasformano la Sala Umberto in un’aula universitaria con “EsotericArte. I misteri dell’arte italiana Medievale”, per la regia di Massimiliano Vado.
Il romanticismo dei simboli contro logica e razionalità. Il magnetismo dei misteri opposto ad uno stringente approccio illuminista. Il risultato è una serata sorprendente e divulgativa in cui gli ospiti in platea tornano sui banchi di scuola per una lezione, tutt’altro che noiosa, sulle radici storico culturali del medioevo italiano. Il 19 novembre alla Sala Umberto va in scena un evento speciale: EsotericArte di e con Elio Crifò, anche autore dell’omonimo libro, e la partecipazione straordinaria del prof. Piergiorgio Odifreddi, filosofo e matematico, diretti in scena da Massimiliano Vado.
“Buia è la nostra epoca”, ribadisce più volte Crifò rafforzando un messaggio che spazia dall’architettura alla storia, dalla numerologia all’esoterismo. Perché da sempre il medioevo è circondato da un’aura oscura immeritata ed “EsotericArte” contribuisce a ridare a quei secoli dignità e nobiltà. “Buia è la nostra epoca” in cui non si costruisce né si scrive più per l’eternità e la bellezza. L’età della tecnica in cui l’uomo ha dimenticato il proprio intimo legame con la natura.
Ruolo importante nello spettacolo, di riequilibrio rispetto all’approccio di Crifò, è quello di Piergiorgio Odifreddi, celebre filosofo e matematico. Con ironia e chiarezza egli riesce a parlare di argomenti tradizionalmente ostici come quelli scientifico matematici. Una contrapposizione che tradisce tuttavia complementarietà. Insieme infatti i due protagonisti contribuiscono a completare il percorso narrativo dello spettacolo.
Dall’arte bizantina al Duomo di Modena, la Bibbia di pietra, e al criptico mosaico della cattedrale di Otranto. E poi il Dodecaedro stellato nella basilica di S. Marco a Venezia e il misterioso tempio kabalistico della Salute sul Canal Grande. Senza dimenticare le auliche digressioni oltre il medioevo, da Jung e Nabokov fino alla lirica di Ezra Pound. Tutto all’insegna dell’unione tra significati. La parola simbolo, la cui etimologia deriva dal greco συμβάλλω, ovvero “mettere insieme”. EsotercArte mette insieme i sentieri della storia dell’arte e della scienza, tessendo la trama di un viaggio seducente attraverso i meandri del sapere.