Al Chiostro del Bramante dal 22 marzo al 26 agosto 2018 la mostra “Turner, opere della Tate”, a cura di David Blayney Brown. Un’esposizione unica per valore e bellezza di oltre 100 creazioni provenienti dalla Tate Britain di Londra, di uno dei pittori simbolo del Romanticismo: Joseph Mallord William Turner. Il suo lascito d’arte all’Inghilterra e al mondo.
Amore innato per paesaggi e architettura, ritratti riuscendo ad tradurre in immagini tutta la meraviglia e le emozioni che la luce sa generare creando i colori. Roma ospita una mostra irrinunciabile per chiunque ami l’arte e la forza vitale della natura, nonché il fascino evocativo delle forme rese indefinite dall’abbraccio delle ombre e dei riflessi. Alle spalle di Piazza Navona nel rione Ponte, nel chiostro edificato dal Bramante adiacente alla splendida chiesa barocca di S. Maria della Pace, trova un adeguato palcoscenico dal 22 marzo al 26 agosto la mostra “Turner, le opere dalla Tate”, a cura di David Blayney Brown.
Oltre 100 opere provenienti dalla Tate Britain di Londra fanno parte del lascito di Joseph Mallord William Turner, considerato il maestro della pittura ad acquerello e uno dei simboli del Romanticismo, alla sua Inghilterra e al mondo intero. Costante in tutta la sua evoluzione pittorica l’uso delle emozioni che scaturiscono dal colore e dalla luce. O meglio, la visione della luce come madre dei colori grazie all’interazione con l’ombra. L’autore valorizza le trasparenze e lascia che gli acquerelli indichino la via, generando nel connubio delle tonalità cromatiche sfumature sorprendenti e vivide.
Dalle tele dell’artista londinese emergono così profili di antichi manieri e interni di maestose cattedrali, in cui la penombra viene penetrata da un fascio di luce dirompente che taglia la scena. E poi lo scorrere sinuoso del Tamigi, simbolo nazionale inglese, o l’infrangersi poderoso delle onde d’un mare tempestoso lungo una costa frastagliata e amena, dominata dal sole al crepuscolo. Nei suoi quadri Non mancano gli uomini, spesso molto piccoli e a prima vista marginali. Solo per rispetto nei confronti della natura, però, la cui potenza rende i mortali ciò che sono: esseri insignificanti dinanzi all’infinito e alla grandezza. Creature che possono solo ammirare la perfezione.
Si comprende quanto sia profondo il messaggio trasmesso dall’arte di Turner mentre scorrono davanti agli occhi i capolavori del genio romantico. Una mostra che costituisce un’avventura nell’incanto, nell’istinto narrato dalla forza dell’indefinitezza.