Boss e delinquenti da strapazzo nel romanzo di Fabrizio Franceschini
Vivacchiare nella periferia romana, con l’obiettivo di collezionare decenni e decenni di figurine e album Panini. Finire in galera per una rapina mai commessa. Conoscere la crema della malavita della capitale e, in attesa di racimolare fondi per aprire un ristorante assieme a un tenero amico ex boxeur che si nutre solo di cannoli alla crema, improvvisarsi cuochi a domicilio. A casa dei boss, ovviamente. Ma, soprattutto, l’impresa più importante: trasportare le ceneri di un amico scomparso per seppellirle in Danimarca.
Fuorviante è la descrizione dello stile di Fabrizio Franceschini, al suo secondo romanzo, come un misto (per la verità poco immaginabile) fra Nick Hornby e Fabio Volo. Piuttosto, Scemo chi legge (ed. Meridiano Zero) ricorda molto da vicino un altro noir pubblicato un anno e mezzo fa sempre da Meridiano Zero, e cioè Maledetti hippie di Jorg Juretzka. Tagliente (come il nome della collana) è lo stile, molto divertenti i personaggi, che si inseriscono nella corrente più dissacrante del genere. Già detto dell’amico boxeur, soprannominato Lato per la forma geometrica del suo busto, notevole è anche la figura del protagonista, Eddy, piombato per caso in un mondo della criminalità nel quale si ambienta bene senza perdere l’innocenza di un adulto-bambino che colleziona figurine. Dunque, un bel romanzo che si inserisce in uno dei tanti canali nati dal genere noir.
Scemo chi legge
Autore: Fabrizio Franceschini
Editore: Meridiano Zero
Genere: noir
Pagine: 160
Prezzo: 12,00 €
Codice EAN: 9788882373078