Un destino dell’umanità a tinte fosche nel romanzo d’esordio di Valerio Carbone
di Adalgisa Marrocco
Un futuro prossimo dominato da pochi monopolisti, che gestiscono le poche risorse rimaste sul pianeta. Il più potente di loro, Oceano, ha in mano gli approvvigionamenti idrici. Le popolazioni sono ammansite dalle droghe sintetiche. I rapporti interpersonali sono esauriti, ma è proprio da lì che si accende la luce della speranza per un cambiamento: è infatti Fiume, figlio di Oceano, che pure vive negli agi e nello sfarzo, a sentire il bisogno di abbandonare la ricca eredità che lo attende e a schierarsi con le “Scimmie di Darwin”, gruppo di ribelli pronti alla rivoluzione.
Valerio Carbone, editore, esordisce nella narrativa con Il mercante d’acqua (ed. Haiku), romanzo che si inserisce nel filone – in Italia non molto battuto – della fantascienza politica. Agevolata da una scrittura potente, e soprattutto dalla denuncia dei rischi di un presente e di un futuro sempre più in mano a poche élite sfuggenti, la storia non rinuncia all’archetipo del binomio rapporti umani-cambiamenti politici, che pure non banalizza concetti su cui è raro, almeno in letteratura contemporanea, trovare riflessioni. Il libro è impreziosito dalle illustrazioni di Marianna Forte.
Il mercante d’acqua
Autore: Valerio Carbone
Editore: Haiku
Genere: fantascienza
Pagine: 193
Anno: 2015
Prezzo: 15,00 €
Codice EAN: 9788898149230