Scope che diventano strumento musicale, buste di plastica che si trasformano in parole, battiti di mani che evolvono in dialogo:tutto questo, e non solo, è Stomp – Puro Ritmo Urbano in scena dal 9 al 20 maggio al Teatro Brancaccio a Roma.
Diventato ormai fenomeno globale, gli Stomp nascono nel 1991 da un’idea di Lucke Cresswell e Steve McNicholas, a Brighton in Inghilterra. Da allora sia la troupe che lo spettacolo non hanno mai smesso di crescere riscuotendo sempre maggior successo nei teatri di tutto il mondo. Dal Giappone alla Nuova Zelanda, dall’Australia all’Europa, sono tornati in Italia anche quest’anno.
Chi pensa che questi artisti del palcoscenico si limitino a creare dei ritmi con vecchi oggetti riciclati dovrà ricredersi. Quello che va in scena è un vero e proprio spettacolo sulla forza comunicativa del suono.
Al contrario di come avviene nei classici spettacoli teatrali in cui c’è un attore che recita un testo, in questo caso gli artisti non producono una sola parola, eppure riescono a esprimersi in maniera esaustiva e colorata. In questo strabiliante dialogo ritrovato il pubblico non può fare a meno di partecipare. Ecco quindi la vera magia dello spettacolo: comunicare trasformando il suono in parola.
A metà strada tra uno spettacolo circense e un ballo tribale, gli artisti di Stomp utilizzano gli oggetti “poveri” che ci circondano per creare vere e proprie storie in musica. Vecchie camere d’aria, bidoni della spazzatura, spazzoloni e persino lavandini saranno il tramite per raccontare con vena ironica e comica le diverse personalità di ogni elemento della troupe. Il risultato è una gradevole miscela di esilaranti gag che divertono ed entusiasmano.
Come in un film muto, ma con una eccellente colonna sonora, le performance che si susseguono sono una diversa dall’altra e comprendono scenari inaspettati e spettacolari. Gli attori/acrobati si ritroveranno a gestire attraverso il ritmo i quattro elementi: acqua, fuoco, aria e terra saranno utilizzati per produrre suoni e creare delle coreografie magiche e straordinarie.
Perfino la scenografia che fa da contorno a questo vortice di suoni, che rappresenta una discarica urbana, viene utilizzata per produrre ritmi ed acrobazie. Scale, tubi e grate serviranno a produrre coreografie spettacolari degne di uno show di Broadway. La compagnia, formata da artisti poliedrici, è a dir poco straordinaria. Gli artisti che si muovono in scena sono al contempo attori, acrobati, ballerini, percussionisti, clown e intrattenitori.
Lo spettacolo,oltre che essere una lampante dimostrazione di come sia possibile utilizzare molte forme d’arte scenica per raccontare una storia, è un chiaro invito a riflettere sulla tematica ecologica dello spreco dei rifiuti. In un’epoca dove il consumismo e la comunicazione digitale sono fenomeni dilaganti, Stomp – Puro Ritmo Urbano ci esorta a ridare valore alle cose semplici e genuine attraverso la rivincita della comunicazione non verbale. Al Teatro Brancaccio fino al 20 maggio. Da non perdere.