L’improvvisazione al potere potrebbe avere risvolti negativi se si trattasse di amministrazione pubblica, ma sulle tavole di un palcoscenico può essere una formula magica perfetta per il divertimento e il successo.
Al Teatro Sette dal 20 al 25 settembre è andato infatti in scena B.L.U.E., un musical decisamente inusuale in quanto completamente improvvisato sul momento dagli artisti, i sorprendenti Bugiardini.
Un trio jazz all’opera con melodie coinvolgenti e un’atmosfera dominata dal colore della notte accolgono lo spettatore già all’ingresso in sala, ravvivando così i minuti, solitamente d’attesa distratta, che precedono l’inizio dello show. Un’introduzione che è al contempo parte integrante dello spettacolo visto che, infatti, la musica accompagnerà le performance dei protagonisti lungo tutto il percorso della serata.
La diversità di B.L.U.E. si comprende non appena gli attori, subito dopo le presentazioni, chiedono al pubblico di dare il proprio contributo suggerendo luogo e titolo di un musical inedito da interpretare. Indicazioni che verranno seguite e rispettate fedelmente per costruire all’impronta situazioni e dialoghi, canzoni e storie. Tutto improvvisato al momento.
L’estemporaneità dei contesti viene gestita con mestiere e simpatia dagli artisti che dimostrano grande abilità nel trasformare e trasformarsi, partendo dai temi oggettivamente complicati suggeriti dagli spettatori. La platea ride e si diverte nonostante forse non lo meriti, viste le difficoltà create di proposito agli improvvisatori con suggerimenti ai limiti del sadismo.
La ventesima stagione del Teatro Sette inizia così nel migliore dei modi, all’insegna della creatività e dell’intraprendenza. Sintetizzando: talento al potere. Anche perché le idee si possono improvvisare, ma la bravura no.
Marco Bombagi