La Sala della Lupa, al primo piano del Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini, fino al 31 dicembre ospiterà L’eredità di Cesare e la conquista del tempo. Un affascinante e suggestivo progetto espositivo, presentato con la preview dell’8 febbraio, che ricorda accadimenti e personaggi del grande passato della Città Eterna attraverso la proiezione di immagini, introdotte da una voce narrante, sui Fasti Capitolini, straordinari calendari incisi nel marmo. Un modo inusuale e fresco di ripassare la storia di Roma.
Immagini dalla preview stampa della mostra L’eredità di Cesare e la conquista del tempo , progetto multimediale ospitato nella Sala della Lupa ai Musei Capitolini fono al 31 dicembre 2021
Il disegno di Michelangelo Buonarroti, su cui si posano i Fasti antichi dei Musei Capitolini dalla metà del ‘500, accoglie dall’8 febbraio, con la preview stampa, fino al 31 dicembre 2021 “L’eredità di Cesare e la conquista del tempo”. Lo storico documento, trovato nel Foro Romano nel XVI secolo e originariamente inserito in un arco di trionfo eretto nel 19 a.c. in onore dell’imperatore Augusto, riporta su tavole di marmo nomi e avvenimenti chiave della storia della Città Eterna.
Per tutta la durata dell’evento le secolari incisioni brilleranno di immagini commentate da una voce narrante e proiettate sull’antico reperto. Date e fatti, personaggi e gesta si susseguono così in un viaggio didattico da vivere immersi in uno dei luoghi di cultura più importanti d’Italia. Nella Sala della Lupa, un tempo appunto Sala dei Fasti antichi, il celebre animale simbolo della città momentaneamente non c’è. Però rimangono, e non è poco, le austere e solenni tavole di marmo che rappresentano un lembo importante dell’identità di Roma.
Appena varcata la soglia di quell’ampia stanza, prima di posare lo sguardo sui Fasti, si rimane subito colpiti dal magnifico mosaico pavimentale rinvenuto nel 1893. Sollevando gli occhi, poi, si colgono alle pareti le decorazioni pittoriche del XVI secolo attribuite a Jacopo Ripanda. Infine, a coronamento della visita, si possono ammirare sulla parete di fondo le celebri tavole lì composte, dopo il rinvenimento ai Fori, nel 1586.
Un capolavoro dall’eccezionale valore storico, in questo periodo diviene quindi mezzo di comunicazione moderno grazie a videomapping, grafica e commento sonoro. E si fa occasione per studenti e appassionati di storia e cultura d’ogni età di vivere un’avventura multimediale realizzata con strumenti forse inusuali, per un luogo di splendide antichità come i Musei Capitolini, ma indubbiamente efficaci.