Passeggiando per la meravigliosa via Giulia le porte di un teatro incantevole, l’Off Off theatre, si aprono e accolgono, fino al 10 dicembre, uno spettacolo imperdibile, Edith Piaf per la regia di Daniele Salvo.
E’ il ricordo a farci entrare nella vita di questa grande artista, il ricordo sviscerato dalle confidenze tra Edith e l’amico Bruno Coquatrix, impresario dell’Olympia.
Dopo un prologo di Coquatrix, ad aprire la scena è un colpo d’effetto, seppur semplice: un leggero velo bianco, che copre fino a quel momento la scenografia, adagiato sulle sedie e sui tavoli, viene risucchiato dietro le quinte, aprendo così il ritmo della vera e propria scena, quasi a voler significare uno svelare la vita privata di un simile personaggio o a recuperare dal passato ogni particolare artistico e biografico.
Si svela così una Piaf ormai divorata dall’artrite reumatoide e da una vita sballata tra alcol e farmaci, ormai tormentata anche da un importante diradamento dei capelli. Il suo amico Bruno Coquatrix la va a trovare per proporle di tornare a cantare all’Olympia, cercando in tal modo di evitare l’imminente fallimento. Quello che c’è dietro al velo è uno splendido racconto inscenato da due grandi attori e da un attento regista. La vita della cantante francese è riportata in modo meticoloso sul palco, come è meticolosa l’attenzione verso la compromessa fisicità della Piaf, contorta in ogni suo spazio, fino alle mani accartocciate , anch’esse protagoniste.
Piacevole, coinvolgente, a tratti commovente, non cessa mai di trasportare il pubblico tra battute cariche di ironia, di drammaticità e di malinconia. Melania Giglio interpreta senza esitazioni Edith Piaf sia nella prosa che nel canto e proprio quest’ultimo riempie la sala con un’energia unica. Insomma, pieno appagamento per il pubblico nell’ascolto e nella visione. Bravo e con elegante interpretazione, Martino Duane padroneggia il ruolo di Coquatrix. Una coppia eccezionale, perfettamente sintonica, che regala un’occasione per conoscere o ripercorrere la difficile e breve vita della cantante, assistita fin dalla nascita da un destino non certo benevolo e affiancata da famosi, ma complicati amori nel percorso.
Alcune delle canzoni interpretate magnificamente da Melania Giglio? Ovviamente La vie en rose, Milord, Non je ne regrette rien.
Consigliato senza alcun dubbio, con un’unica controindicazione: genera dipendenza da Piaf, che si manifesta canticchiandola fino a casa e con la voglia di tornare per godersela nuovamente!