di Federica Picotti
Le labbra rosse, simbolo di sensualità e allo stesso tempo rivelazione di morte, caratterizzano le vittime del misterioso serial killer di una famosa città, come marchio di riconoscimento di un identico e ripetitivo gesto estremo, riservato alla stessa tipologia di persone.
Serial Killer per signora, in scena al Sala Umberto dal 24 gennaio al 5 febbraio 2017, un musical di Douglas J. Cohen tratto da un racconto di William Goldman, per la regia di Gianluca Guidi, narra di come le normali vite di un semplice detective, Morris Bromo interpretato magistralmente da Giampiero Ingrassia, e del figlio di una delle più grandi attrici di tutti i tempi, Christopher Kill Git impersonato da un ineccepibile Gianluca Guidi, si intrecceranno in una serie di drammatiche, intense e divertenti vicende.
Tuttavia, il mancato successo di Christopher nel mondo del teatro e il sottinteso pesante giudizio da parte della madre ormai defunta, feriscono assai l’uomo, il quale, oppresso da questa insopportabile situazione, ricerca la fama in qualcosa che potrebbe compromettere la sicurezza della città e cambiare radicalmente la vita del detective Bromo.
Quest’ultimo non più giovanissimo, sarà coinvolto dal misterioso e mitomane serial killer a risolvere il caso sulla scia degli indizi lasciati, non sempre per caso, sul luogo del delitto, o meglio dei delitti.
Nasce così una sottile sfida tra i due uomini, mentre a suon di belle voci si svela man mano l’arcano, trascinando lo spettatore, più che in un’atmosfera ricca di tremante suspence, nel vortice gioioso ed entusiasmante di canterine melodie prestate alle notevoli voci maschili dei due protagonisti, che si oppongono e si incontrano, modulandosi con le altre due piacevoli voci femminili del musical, quelle di Alice Mistroni e Teresa Federico.
Nel suo dipanarsi lo spettacolo ci rimanda con piacere a riassaporare il gusto, magari un po’ demodè, di quei musical che hanno comunque lasciato un segno indelebile nella nostra memoria, per la loro piacevole leggerezza, per la professionale ambientazione musicale, ricca di dettagli stilistici e scenografici apprezzabili per la loro composta e bella raffinatezza.
Particolari fatali, potremmo dire, come quelle labbra rosse che sigillano inclementi un destino irreversibile.