Immigrazione ed integrazione: quando le persone si strutturano e lavorano per aggiornarsi e crescere
Abbiamo incontrato la comunità filippina di Roma, impegnata nella realizzazione di corsi per i propri concittadini arrivati in Italia. Un momento di incontro e scambio in cui emerge con decisione l’intenzione di ricercare uno sviluppo possibile, nell’ottica di momenti di apprendimento da cui poter trarre benefici e miglioramenti per sè e per le proprie famiglie.
Ecco che ci hanno raccontato i volontari interessati dalla gesiotne del Leadership and Social Entrepreneurship Program.
Come è nato il progetto
Il progetto è arrivato direttamente dalle Filippine: alcuni porfessori hanno proposto di organizzare dei corsi per i lavoratori che hanno anche studiato nelle Filippine, al fine di continuare ad imparare e ad intergrarsi con la società che li accoglie. Il programma è cominciato nel 2008 con 20 studenti e oggi ne conta 350 a Roma, altri 300 a Torino e poi anche Milano, Firenze, Dubai, Hong Kong, Parigi, Bruxelles e Amsteradam.
Che materie si studiano
Prima di tutto leadership, poi anche servant leadership: poichè il lavoro dei Filippini in Italia è spesso quello di colf e collaboratori domestici dediti a servire l’altro, cerchiamo di strutturare dei percorsi di studi che possano renderci leader anche all’interno della nostra comunità e nelle famiglie di origine, per essere più completi possibile.
Inoltre si affronta la financial literacy che mira ad indicare modi con cui risparmiare e se possibile fare impresa. Il 4° gruppo di studio ad esempio ha scelto di dedicarsi al risparmio: è stato realizzato un business plan con cui si sono raccolti dei soldi investiti in un prodotto nelle Filippine, così da potersi garantire un futuro post lavorativo.
“Io facevo la domestica da 14 anni e ora lavoro al centro per l’impiego come impiegata. Ho seguito dei corsi anche con mio marito e oggi entrambi sappiamo fondere l’oro e realizzare le incastonature” racconta una ex studentesssa.
Dove si svolgono i corsi a Roma
In ambasciata, in chiesa o anche qui presso la Scuola Manin grazie al sostegno e alla collaborazione della Prof.ssa Veterone coordinatrice del CPIA di Roma – Istituto Comprensivo Statale Daniele Manin.
Come si può partecipare al programma
Normalmente ogni corso è costituito da circa 15 persone che si iscrivono lasciando i propri dati e recapiti direttamente presso l’Ambasciata.
C’è anche un libro nato dal programma di studio…
Esatto. Si intitola Blood sweat & cheers (Sangue, sudore ed evviva!). Il libro racconta tutte le nostre esperienze a partire da tre anni fa e alle quali cominciamo ad aggiungerne di nuove. Ci sono esempi di reali trasformazioni. Spesso i nostri concittadini lavorano una vita in Italia e tutto il loro guadagno lo inviano nelle Filippine ai familiari, agli amici e a volte ai soli conoscenti. Questo programma vuole aiutarli a pensare anche a loro stessi e al domani.
Qualche notizia sui docenti
I docenti qualificati e riconosciuti, arrivano per svolgere le lezioni e poi rientrano nelle Filippine.
Hanno una permanenza di circa una settimana al fine di poter insegnare in più città nello stesso periodo. Alcuni se impossibilitati, mandano dei professori sostituti collegati con l’Università di Manila.
Vengono rilasciati degli attestati dopo il programma?
Gli studenti che non hanno finito il proprio corso di studi, la laurea, ricevono un certificato di partecipazione. Per gli universitari che seguono ad esempio un master ci sono dei crediti riconosciuti e un attestato. Comunque tutti possono partecipare al progrmma, non occorre alcun titolo di studio.
Chi vi finanzia
All’inizio si richiede un contributo di 50 € per l’intero corso che dura in tutto sei mesi e poi ci si organizza con eventi di fundraising al fine di coprire i costi. Non abbiamo tessere associative e tutto è svolto come attività di volontariato. La nostra associazione non ha alcuno scopo di lucro.
Il Leadership and Social Entrepreneurship Program è l’esempio vivente di quanto potere abbia la voglia di fare. In risposta alle difficoltà complessive che travolgono l’Italia, troviamo l’iniziativa di gruppi di persone che si associano e insieme si muovono per guardare al futuro con fiducia.
foto di Francesca Suplina